Ilvo Diamanti su Repubblica di alcuni giorni fa ammoniva ad andare oltre il salvinismo, perchè l’anti-salvinismo rafforzerebbe il ducismo del Papeete e la destra estrema.

Si diceva così anche dell’anti-berlusconismo, in termini forzati e generici sarebbe come dire che l’antifascismo rafforza i fascisti.

Siccome raramente si sentiva dire che l’anticomunismo rafforzava i comunisti, mi sembra che da parte di autorevolissimi osservatori delle vicende repubblicane,  ci sia solo una latente forma di paura.

In questo senso: i sondaggi danno avanti la Destra estrema, attaccarla significa darle spazio mediatico: il popolo sovrano così rimarrebbe sotto l’effetto del nazional – fascio- populismo.

Tutto giusto,ma  manca in questo ragionamento la ragion d’essere dei valori della democrazia, visti solo come un mezzo per un fine non certo nobile:trovare una scorciatoia per governare senza alimentare insorgenze fascistoidi.

Stamattina il discorso di Conte alla Camera si contrapponeva nei toni alla gazzarra Fdi – Lega di piazza Montecitorio: toni volutamente pacati all’interno,esasperazione rabbiosa all’esterno con la richiesta di ” elezioni subito”.

Giuseppe Conte ha parlato di cuneo fiscale,di finanziamenti alla scuola, di risorse per l’ambiente, insomma di quello che si sente parlare da vent’anni, non poteva essere altrimenti.

Il riferimento all’emigrazione con la promessa di Conte di rivedere i decreti sicurezza, mi sembra un inizio promettente, anche se è un terreno poco popolare che appunto vede gli italiani in netta minoranza,( 11% secondo Pagnoncelli).

Sintesi: chi ha della Costituzione una visione antifascista è incompatibile con Salvini, la Meloni, e la pancia del popolo somaro.

La campagna elettorale di Lega e Fdi continua :prossimo obiettivo Pontida, poi il 19 ottobre a Roma, poi elezioni in Umbria ( con Berlusconi ovvio)

Ma non bisogna dirlo troppo forte, si rischia di passare per vetero comunisti, come Mattarella e il Papa.

 

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