Ebbene, ci siamo , è ufficiale.

Il fascismo non tornerà, ma i fascisti mai andati via, sono tornati a occupare spazi importanti nella società civile.

Gli episodi vengono segnalati da migliaia di blog antifascisti, non c’è da aggiungere niente.

L’ultimo:a Casal Bruciato gli amichetti di Salvini di casa Pound terrorizzano una famiglia Rom con 6 figli destinataria legalmente di un appartamento.

Nel contempo occupano abusivamente uno stabile di proprietà dello stato nel centro di Roma ,( la sindaca Raggi in questo caso, facendo rispettare la legalità si è mostrata antifascista più del Giggino Di Maio antifascista per bieco calcolo elettorale).

Il conflitto di interessi del ministro dell’interno su tutto il suo lavoro istituzionale  è palese e lascia perplessi.

Domanda: chiude un occhio sui fascisti, suoi sodali, e non vede l’ora di mettere in galera quelli dei centri sociali.

Perchè?

Anche chi fra storici, giornalisti, intellettuali, uomini di stato  minimizzava  l’ondata nera di  intolleranza sostenendo che non c’è nessun pericolo per un ritorno del fascismo, ora si ricrede.

E’ evidente che non c’è il pericolo di un ritorno al regime fascista, così come negli anni settanta lo stragismo nero, lo squadrismo almirantiano ed extraparlamentare delle camicie nere non preparava la marcia su Roma: prospettava  solo un golpe filo – americano, mafioso, piduista contro i comunisti.

In questo Libero, il Giornale, La verità, il Tempo etc stanno sempre in prima fila contro intellettuali, centri sociali, il papa che ospita i rom ed è per l’accoglienza, contro le associazioni di volontariato laiche e religiose: insomma contro tutto quello che sa di democrazia.

Per darsi una giustificazione morale la stampa di destra, liberale in superficie e reazionaria nelle viscere,punta sulla casta di sinistra, sui salotti televisivi, sui poteri forti che si sono coalizzati contro i poveri.

Ne è venuta fuori un posizione trumpiana che suona male per la democrazia: la maggioranza ha i voti e quindi può fare quello che vuole anche sullo sdoganamento furbesco del nazional – socialismo.

I comunisti in senso storico  sono  pochini, ma basta un fumogeno o una vetrina rotta per rievocare gli anni di piombo e i periodi tragici della nostra recente storia.

Gli anarchici sono rimasti bombaroli, drogati,perdigiorno, parassiti come il ballerino Valpreda.

Per chi non lo avesse capito: basta cannabis gratis, ma spaccio a go – go.

Il fascismo, il nazional socialismo,nel senso di destra sociale + razzismo, omofobia e xenofobia, sono lì sul tavolo della reazione.

Sono fenomeni controrivoluzionari protetti:non ledono interessi padronali e questo è fondamentale.

Guardano ad un capitalismo autarchico foriero di appalti, sub . appalti, illegalità diffusa fra quella parte della classe dirigente che è l’eterna maggioranza silenziosa finto liberale alla superficie e autenticamente nera nel suo sentire e abbaiare alla luna.

La borghesia amorale, pavida e assassina guarda alla” brava gente proba e onesta” che lavora duramente per i suoi profitti e non ha patologie  solidaristiche per la testa.

( il termine borghesia criminale è stato recentemente coniato proprio da studiosi che hanno compreso il rapporto sempre più stretto fra classe dirigente, mafia, e fascismo)

Questi sanno che il fascismo in Italia non può tornare, ma la lotta di classe sì, la lotta per l’uguaglianza sì, la lotta per l’emancipazione delle donne sì, la lotta contro lo sfruttamento sì, la lotta per i diritti sì.

E il fascismo è per sua natura contro tutto questo.

E per quanto riguarda la cultura e il salone del Libro di Torino poche balle, deve finire la pacchia di evocare la libertà di espressione e gettare veleno sui più deboli e indifesi.

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