Benedetto Croce del fascismo disse che era un’Onagrocrazia, cioè un potere nelle mani di individui rozzi e ignoranti.

L’ Onagro è un asinello selvatico che vive in Asia e in Africa,gli animalisti non si allarmino, le porcilaie storiche antidemocratiche prefabbricate dalla reazione sono peggio.

Il Documento di Economia e Finanza in bozza, infatti, dice ciò che quelli dotati di onestà intellettuale  dicono da quasi nove mesi.

Il debito è salito a 132, 7 miliardi, il Pil  salirà solo dell’02,lo sforamento dei parametri europei sarà del 2,4 per cento, si dovranno trovare i soldi per l’Iva,   le buste paga sono ferme al palo, le liti fra Cinque stelle e Lega impressionano  pure il FMI, l’incertezza del paese dei cinque milioni di poveri oscilla fra promesse demagogiche e realtà da crisi permanente.

Ma le cifre dell’economia borghese e dei poteri forti saranno gettate nella pattumiera della storia da reddito di cittadinanza a regime, flat tax per i ceti medi e quota cento per i pensionati, dicono i capitani del popolo.

Secondo i gerarchi del popolino è tutto sotto controllo,la crisi c’è in tutto il globo, alle elezioni europee ci sarà la resa dei conti con la demoplutocrazie sostenute dai radical chic di centro – sinistra.

In effetti stiamo pagando già ora la campagna elettorale permanente di un governo di ipocriti mentitori, di Ponzio Pilato tagliatori di nastri,di ministri dell’interno che proteggono Casa Pound che occupa  un edificio abusivo nella capitale e invoca l’odio razziale contro una famiglia bosniaca con sei figli,fuggita dalla guerra, a cui era stato assegnato un alloggio popolare a Castel Bruciato a Roma.

I migranti pagano i porti chiusi, l’emergenza sicurezza, che di fatto non esiste per colpa degli stranieri, ha aumentato il clima di rancore verso chi non è italiano.

La miseria di Di Maio che oggi fa l’antifascista per pescare voti a sinistra, dopo che ha salvato il Salvini del caso Diciotti,è la quintessenza di una doppiezza da baro che ha trovato la carta giusta al momento giusto.

Due pesi due misure su tutto: la famiglia Cucchi, che Salvini trattò con la consueta e disdicevole superficialità fu attaccata perchè delegittimava la Benemerita, l’arresto di Battisti fu l’occasione per il ministro della giustizia di un selfie alla Criminal Minds,le balconate mussoliniane che celebravano la fine della povertà e un meraviglioso 2019 sono cose da toccare ferro, per usare un eufemismo.

Ogni lite è una parte in commedia, una giravolta di opinioni contrastanti, una felice flat tax sull’intelligenza media.

Eppure vinceranno le elezioni. La pacchia continua, finchè la commedia regge. La tragedia aspetta un 25 luglio.

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in uscita e book per il 25 aprile

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