Stando ai primi risultati reali  parziali il centrodestra di Solinas è in testa con il 47 % dei voti, il centro sinistra di Zedda è meglio del Pd e si assesta sul 33%, i cinque stelle subiscono, come tutti avevamo previsto un  altro tracollo.( 12%??!)

Ma come succedeva nella prima repubblica tutti i contendenti si dichiarano vincitori:

vince Forza Italia che rilancia il centrodestra storico, vince la Lega  che è decisiva per la coalizione di centro destra, vince Zedda, buon sindaco di Cagliari, vincono anche i cinque stelle che per la prima volta si sono presentati alle regionali sarde ecc

Per il governo non cambierà nulla.

Fino alle Europee e anche oltre i tre dell’Ave Maria, Salvini, Di Maio, Conte staranno assieme facendo di necessità virtù.

Al di là di queste considerazioni parziali  su risultati parziali ricordiamo, per i fans delle elezioni, che il 24 marzo si voterà per la regione Basilicata e che in maggio toccherà alla regione Piemonte, insieme alle Europee.

Quello che si  è detto per l’Abruzzo vale per la Sardegna con una variabile, però, non da poco.

I pastori sardi che anche domenica in piene elezioni non hanno rinunciato alle loro forme di lotta hanno dato  a Salvini,che sbarcando sull’isola aveva dichiarato che in 48 avrebbe risolto la questione delle quote latte, un avvertimento politico non da poco.

Salvini, che per ora non ha fatto un fico secco, ( è riuscito, in quasi un anno di governo, a far del male solo ai migranti), dimostrando,  se ce ne fosse bisogno, di essere un pallone gonfiato dalla retorica filo fascista dell’Uomo solo al comando, sa che è il suo momento solo se riesce a mettere insieme qualche risultato dal punto di vista economico ( oltre quota cento).

I pentastellati, per bocca di Di Maio, hanno assicurato che cambieranno qualcosa all’interno dell’organizzazione.

Stando ai risultati il passaggio dal 42% delle politiche al 12% di oggi significa una sola cosa chiara a tutti compresi Di Battista e Toninelli: chi aveva votato cinque stelle da sinistra va verso le liste civiche, chi aveva votato a destra ritorna alla Lega o a Forza Italia, se no c’ sempre l’astensione.

Sono modestamente convinto, però, che il vento di estrema destra rimane forte e maggioritario in tutto il paese, e che i 5 stelle digeriranno tutto per mantenere il potere reale che hanno in parlamento.

Niente elezioni anticipate, ma solo una campagna elettorale infinita permanente dove vincono tutti. Il trasformismo e il gattopardismo sono in agguato come sempre.

 

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