Siamo in recessione per il secondo trimestre. Quando il pil è in calo dello 0.2% vuol dire che proprio non c’è da fare i gradassi.
La recessione tecnica ,dice il neo presidente del consiglio Giuseppe Conte (prima era in aspettativa), era nell’aria, il 2019 sarà un anno di grandi investimenti, di grandi risorse, di grandi sorprese.
Quando arriveranno nelle tasche degli italiani 8 miliardi di reddito di cittadinanza e 5 miliardi di Tfs per gli statali, immediatamente ci sarà la corsa ai consumi, crescerà la domanda interna,…”anche i preti si potranno sposare”, come cantava il grande Lucio Dalla.
Naturalmente il Giggino Di Maio ha subito detto “è colpa loro” ( governi Gentiloni e Renzi).
Non importa che per sei mesi lo spread sia rimasto oltre quota 300, che si siano predicate distribuzioni di ricchezza che nè Trump, nè Reagan avrebbero mai fatto,la colpa è sempre degli altri, anche di una sinistra che non conta nulla.
Gli indicatori sono tutti negativi, niente da fare amici degli amici: la cosa è nostra.
Tanto della vera recessione di questi primi dieci mesi di governo, quella umana, quella della democrazia, quella della convivenza civile, quella che ha avvallato la psico ideologia fascista non interessa nessuno.
Abbiamo scritto tante volte che banche solvibili, posti di lavoro, sicurezza nelle strade sono state il sale che ha condito la minestra nazional -socialista negli anni trenta.
Qui però, al momento c’è per i governanti lega penta stellati una grande scommessa; una volta che la negazione dei diritti ai disperati non si specchierà in qualche soldo in più nelle tasche italiote, come finirà?
Se dobbiamo riprendere gli investimenti nelle Grandi Opere che ne faremo della Tav?
La vera speranza per gli amici degli amici è che continuando la guerra sui dazi Cina – Usa, continuando gli sbarchi, continuando l’irrisolvibile crisi economica quella umana diventi il minore dei mali.
Rispondi