J. M. Keynes, grande economista, fu criticato perchè i suoi modelli economici di intervento dello stato nel Welfare, ( semplifico), erano troppo di lungo periodo.

Keynes ribaltò la disputa con la celebre frase sopracitata:l’unica cosa che ci accomuna, infatti,è che il tempo, oltre che portare la nascita, porta la morte proprio ai viventi.

Salvini, che in questi giorni pare più forte  sui Facebook che il Papa in piazza S. Pietro in fatto di comunicazione, e che ha fatto studi classici al Parini, più che Keynes dovrebbe ricordare il Talmud che recita che “chi salva una vita salva l’umanità intera”.

Il delirio di onnipotenza del ministro dell’Interno di fatto è un attentato alla civiltà italiana che ha sempre mostrato il suo lato migliore quando ha condiviso il poco che aveva con chi aveva meno.

Una tradizione fatta di valori e ideali ribaltata con l’enfasi della potenza del più forte contro il più debole, come la guerra con l’Etiopia di Mussolini nel ’36, come le leggi razziali del ’38,come tutte le liturgie del fascismo  e del nazismo.

Non è da solo il Felpa, nè il solo.A scordare che con con gentilezza e coraggio si può dare molto non era solo la matrigna di Cenerentola, infatti.

Anche nella Parigi che brucia quasi nessuno ha fatto riferimento al Macron di Ventimiglia, la paura di trovarsi alla pari con un altro uomo, ( magari di colore), sembra più forte dell’ineluttabile destino di andare, ora e in modo immanente. verso il nulla.

Questo governo, comunque, ha sconfessato pure la bellissima frase ” dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”. Qui dal letame nasce solo letame.

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