E’ stato un sabato di piazza, di lotta e di governo fra Parigi, Torino, Roma, Bruxelles ad agitare il lungo week – end.
Se non fosse stato per la sciagura di Corinaldo con la morte dei giovanissimi ragazzi, ( le discoteche in generale sono insicure perchè riempite all’inverosimile), l’attenzione si sarebbe concentrata unicamente su quello che sta accadendo in Italia e soprattutto in Francia, senza dimenticare la Brexit, le previste sanzioni all’Ungheria ecc.
Si dice che è grazie al movimento Cinque stelle se in Italia non ci sono i gillet gialli, che esprimono rabbia, rancore, ma anche antagonismo rispetto alle élite.
Insomma i Cinque stelle,dopo aver salvato la democrazia da Alba dorata, ora la salvano dalle furia plebea: sono infatti riusciti a incanalare la rabbia nell’ambito delle istituzioni,(dopo aver chiesto la messa in stato d’accusa di Mattarella).
Da una parte è vero, dall’altra parte è comodo.
L’educazione sentimentale all’odio del diverso praticata da Salvini fra gli sbadigli dei Cinque stelle, il prima gli italiani, il proporre barricate per nulla ( gli sbarchi sono azzerati), il creare un’emergenza umanitaria, per poi reprimerla, sono tutte categorie di un malessere iniettato nella già tossica ed egoistica società civile Occidentale.
Occidente europeo, che oggi celebra il 70° anniversario della Dichiarazione dei diritti dell’uomo firmata nel 1948 proprio a Parigi, che nonostante il benessere raggiunto si ritrae su se tesso, dimentico della propria tradizione umanistica e illuminista.
Ci rimane a noi italiani un piazzista che con felpa della polizia,( ruffianata), fonda il suo regno su Dio, Patria, famiglia,senso comune,nel solco della tradizione clerico ( poco), fascista ( di più), opportunista,( a cielo aperto), del tutto.
Il gioco delle piazze salverà l’Italia dalla furia plebea dei Campi Elisi, il gioco delle parti funziona.
A Torino i Cinque stelle coi no Tav, a Roma la Lega coi sì Tav, ma tutti uniti contro lo straniero povero.Alla faccia dei diritti umani.
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