Mentre Parigi puzza di bruciaticcio a Roma dalle parti dei palazzi c’è tanfo di fogna xenofoba e fascista.
Il decreto sicurezza voluto dal Ducismo di Salvini ha già comportato guai a chi, una volta che gli è stata tolta la protezione umanitaria, vaga in mezzo ad una strada senza sapere dove andare.
Parliamo di migranti, in attesa di una sistemazione; che sono stati immessi senza distinzione alcuna fra i delinquenti abituali di questo paese.
La violazione dei diritti elementari di solidarietà e integrazione sono il fiore all’occhiello di questo governo che vuole educare milioni di italiani all’egoismo, alla xenofobia, al razzismo velato di paternalismo.
Il Corriere della sera, non la Pravda, ha oggi evidenziato molto bene che secondo la Caritas, la Cgil e la Conferenza episcopale italiana ( i cattocomunisti che hanno affondato l’Italia secondo leghisti, fascisti, cinque stelle, piccola borghesia che trasforma stalle in villa con piscina), almeno centomila schiavi delle campagne che lavorano in nero sono in procinto di essere messi definitivamente al bando.
Riducendo i fondi per l’accoglienza, il governo che ama più i maiali rosa che gli africani neri,mette gli invisibili in condizioni sub – umane.
Già nei centri mancano bagni e servizi igienici, il 30 per cento vive in strada, i loro figli non vanno a scuola.
Solo Manifesto e Avvenire hanno evidenziato con chiarezza l’orrore che sta dietro il Decreto sicurezza.
Roberto Fico, che tanto si prodiga per gli ultimi, sa come stanno le cose.
In verità lo sanno tutti. La parte antagonista sana, del volontariato no profit, le ong, i centri sociali,i comitati di solidarietà, dovranno comprarsi un gilet giallo?
Oppure, Di Maio dovrebbe mandare gli ispettori del lavoro, prima a casa sua, poi nei campi e nelle officine. Ma i migranti sfruttati fino alla morte fanno comodo ai padroni italiani.
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