Nessuno può darsi un tono irriverente davanti all’ennesima tragedia avvenuta a Casteldaccia, nel palermitano dove due famiglie di nove persone sono state sterminate dall’esondazione del fiume Milica.
La villetta, nella quale abitavano, particolare normale in Italia, era abusiva ed era stata costruita nel letto del torrente.
E’ ovvio che la colpa è dello stato ( il Comune in questo caso), che non ha abbattuto la costruzione abusiva, della consuetudine che in parti d’Italia considera l’abusivismo un furto di caramelle, e che la mafia, forse, ci ha messo pure lo zampino.
Ma adesso che si sta preparando l’ennesimo condono mascherato a Ischia da parte dei cinque stelle è strano che non venga chiamata in causa la perfida Europa delle banche.
L’Europa dei popoli, infatti, in Italia è quella della mafia delle leggi inevase, della corruzione strutturale, del mordi e fuggi sulla rapina del denaro pubblico, di intere regioni lasciate in mano al potere mafioso.
La battaglia campale del no Tap e del no Tav è concettualmente ambientalista , verde e quindi di sinistra,
Dal punto di vista fenomenico è l’ennesima guerra fra chi vuole modernizzare il paese senza cambiarne le nefande abitudini criminali,e chi vuole mantenere il territorio senza far piazza pulita dei crimini ambientalisti.
La soluzione è molto semplice e l’ha detta Salvini: adesso l’Europa non ci mandi la letterina, anche se sforiamo il debito lo facciamo a fin di bene visto che abbiamo seminato,noi italiani,monnezza fisica e morale in ogni dove.
Poi c’è lo sterminato popolo silenzioso del non voto, del no mafia, del no ideologia pronta per l’uso, che si chiede dove andremo a finire.
Consoliamoci, anche Platone nella lettera VII, si faceva la stessa domanda.
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