” Temete l’ira dei giusti” ha sentenziato Matteo Salvini alla notizia del sequestro di 49 milioni della Lega da parte dei giudici che indagano sul malloppo che Bossi , il Trota e Belsito gestivano come fossero soldi privati. E per i quali sono già stati condannati.
La citazione della sacra Bibbia lo pone fra gli eroi immortali del sacro:nemmeno Gesù era così intransigente verso i ladri di stato.
Peccato che quando parla di migranti e degli effetti sulla loro pelle dei viaggi della speranza lungo le rotte del Mediterraneo, il Duce dello squallore,il leader delle birrerie padane nel solco delle birrerie tedesche del III Reich, sia molto profano.
Quelli allontanatisi da Rocca di Papa secondo il genio italico sono gente che non ha bisogno di mangiare, sono palestrati con telefonino che vogliono vedere Sky calcio, sono donne stuprate perchè irresponsabili ad attraversare il mare per cercare una vita migliore.
Sulla faccenda di Lega ladrona non posso dire altro se non che le indagini non sono finite:c’era anche Salvini nel maneggio dei fondi leghisti, pure, si dice, in Lussemburgo.
I cinque stelle, lo hanno evidenziato: pronti a decreti anticorruzione per gli italiani, neinte per Salvini l’uomo della provvidenza come Mussolini.
Ho visto Salvini a Viterbo marciare fra due ali di folla festante come fosse il papa, il re, Mussolini al Foro Italico oppure Hitler a Vienna ( ma erano in macchina).
Il successo è oggettivo tanto che Matteo ha dichiarato: non temo nulla, gli italiani sono con me.
Salvini non è un ladro, è un piangina, un pavido bullo che se la prende coi deboli. Un anticomunista reazionario idolo dei nazi fascisti nostrani che, con i soldi confiscati da giudici di sinistra, aumenterà i voti.
Chiudo con il mio marco di fabbrica, i libri sono scritti per essere letti e venduti.ciao
Rispondi