Stasera alle 16 il governo del primo Ministro Conte, insieme ai due vicepresidente del consiglio Di Maio e Salvini, si insedieranno ufficialmente a Palazzo, giurando su quella costituzione che fino ad ieri hanno preso a calci.
Che sia un governo di estrema destra ormai lo dicono un po’ tutti, d’altronde i complimenti della razzista Le Pen, le felicitazioni di Orban,il plauso di Putin,che ha fatto dei soviet una mafia oligarchica a difesa dei miliardari russi, la dicono tutta sulla consistenza ontologica del contratto fra “i due migliori perdenti” ( Sabino Cassese), delle elezioni del 4 marzo.
Inutile, però, piangersi addosso. Come tutti sappiamo la sinistra fru – fru ha consegnato operai e ceto medio impoverito a lega e cinque stelle.
E qui scatta il fascismo. Piccola borghesia in crisi, poveracci diseredati se la prendono con la casta vecchia, sperando che quella nuova distribuisca un po’ di pane e telefonini.
Poi se la prendono con i diversi ( migranti di colore perchè questi non lavorano e stuprano le donne bianche).
Non è una novità, in moltissimi libri si legge che alla domanda ” “perchè lei ha votato Hitler?” nel 1933 i disperati rispondevano:” perchè “mi ha dato un lavoro”
Quando alcuni 5 stelle fanno finta di niente sull ‘antifascismo ( non dicono siamo antifascisti, dicono che è una categoria anacronistica) rivelano la loro stupidità intellettuale e la loro malafede morale.
Il nuovo treno va così, difficile fermarlo a breve.
Una volta che taglieranno un po’ di vitalizi e cacceranno qualche clandestino, ritoccando un po’ le pensioni, il popolo griderà che finalmente l’Italia è cambiata.
La sinistra, come minimo, dovrebbe federarsi, ma è difficile mettere insieme Cuperlo, Bersani, Fratoianni, Potere al Popolo, e sigle varie.
Meglio una sinistra antagonista che possa fare dei centri sociali degli hot spot di democrazia e socialismo. Insieme ai cattolici, ai radicali, alle ong, a tutto quello che Salvini vorrà cancellare da ministro dell’Interno.
Perchè se l’Italia tutto sommato era catto -comunista , ora è social fascista e il popolo, cioè la plebe, segue sempre il vincitore.
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