Sono ore decisive, come da 70 giorni, per la formazione del governo più bislacco della storia repubblicana italiana, quello targato Di Maio – Salvini ( in panchina Berlusconi e Meloni con astensione benevola).
Mentre andiamo in macchina, espressione nostalgica da prima repubblica, la situazione è la seguente:
Matteo Salvini dovrebbe andare agli Interni per fronteggiare l’immigrazione, Di Maio dovrebbe essere il presidente del Consiglio in un governo dove è prevista la staffetta.
Ma potrebbe ripresentarsi un terzo nome che faccia il premier, una specie di Cancelliere che cancelli le storture dell’accordo.
Per quanto riguarda le notizie di ieri dove i Cip e Ciop del populismo di destra – centro – sinistra avrebbero preteso 250 miliardi di risarcimento dalla Bce, la revoca di tutti i trattati europei sia finanziari, sia commerciali,la rivalutazione di Putin sempre contro l’Europa dei burocrati,sembra siano oggi svanite o accantonate.
La posizione del futuro governo è chiarissima: promettere cose che non si possono fare in cinque anni, che non si avvereranno per la costante presenza plutocratica dell’Europa,con una visione del mondo che oscilla fra l’emergenza migranti, la sicurezza a mano armata,l’aggiustatina alla legge Fornero ( quota 100),il nazionalismo becero, il razzismo celato,e un reddito di cittadinanza che andrà a regime ( se tutto va bene), fra tre anni quando saranno attivati i centri per l’impiego.
Se Mario Draghi non fosse presidente della Bce e non comprasse titoli italiani, di contro un debito pubblico abnorme, i Salvini e Di Maio sarebbero già stati seppelliti dallo spread dei 500 punti.
E non si dica che non si capisce perchè lo zar Putin, che tanto piace ai falliti del socialismo reale, simpatizzi per Lega e magari Cinque stelle: i fendenti contro l’Europa non solo servono a riabilitare la Russia per la questione della Crimea ( che è giusto), ma servono ai leghisti per far capire che l’Italia fuori dall’Europa può far da sola grazie alla Russia e pure all’America di Trump.
Come si noterà c’è da andare nel pallone anche perchè il monito dell’Europa sui migranti è una canagliata verso un paese che è stato lasciato solo sulla questione per il semplice fatto che confina con il Nord – Africa.
In mezzo a sto pasticcio la frase di Mao per cui quando c’è confusione sotto il cielo la situazione è eccellente non ha ragione d’essere: la sinistra non esiste se non nella pazienza di Mattarella, nell’impazienza giovanile del movimento, nella denuncia del Papa.
Dio salvi la regima, dicono gli inglesi, ma poi non si scordi dell’Italia.
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