Le rivoluzioni che hanno cambiato la faccia della terra sono sempre state cruente e sanguinose.
La rivoluzione americana, francese, quella sovietica, ad esempio, additate unanimemente come rivoluzioni necessarie per l’emancipazione dell’umanità, videro massacri inenarrabili.
Quella civile americana, del 1864, che seguiva lo sterminio dei nativi americani, fu considerata come un passaggio ineluttabile verso la modernità: abolizione della schiavitù e trionfo del capitalismo borghese.
La prima guerra mondiale fu il massacro dei contadini e operai mandati al fronte a difendere i capitalisti di casa, dalla presa di coscienza di milioni di proletari nacquero le rivoluzioni dei vari soviet europei.
Si potrebbe continuare all’infinito.
La rivoluzione non è un pranzo di gala, ma nemmeno la guerra è stata mai una guerra giusta: tranne la seconda guerra mondiale che difese la civiltà dal nazifascismo.
L’indignazione per le performance dei vari Trump, Putin, Assad, etc sono sacrosante, ovvio.ma non esauriscono i’antinomia guerra / pace.
Moralmente la guerra è l’atto più animale dell’uomo, è la schifezza per definizione, ma sono stati proprio i leninisti a teorizzare la guerra civile di contro la guerra imperialista.
Lenin diceva che ” la guerra civile è l’unica guerra giusta, perchè si basa sul massimo dell’inimicizia” e aveva ragione.
Quello leninista e comunista quindi è stato un no alla guerra che faceva riferimento al 1915, quando Lenin invitò il proletariato mondiale a tramutare la guerra imperialista in guerra di classe. ( Questa mozione però fu bocciata alla conferenza di Zimmerwald dei partiti socialisti)
Se i bombardamenti sulla Germania da parte degli alleati furono terrificanti, se gli stupri di milioni di donne tedesche da parte dell’Armata Rossa sono su tutti i libri di storia si vuol dire che, moralmente, democrazia, comunismo e nazismo sono la stessa cosa in nome della pacifica convivenza?
Bisogna prendere atto che il contenimento della guerra giustifica la nostra vita nel senso più alto, la sua abolizione è un’utopia che si deve praticare con la non -violenza. Fino a quando la legittima difesa non diventa un diritto quasi naturale contro la prepotenza criminale.
La sola pace possibile corrisponde alla metafisica concettuale del cristianesimo: ama il prossimo tuo come te stesso. Oppure alla soave leggerezza anarchica dell’egualitarismo senza stato.
Ma anche la Chiesa non ha mai saputo tradurre il sacro in un accettabile profano.
19 aprile 2018 at 17:46
Grazie per la precisazione.ciao
"Mi piace""Mi piace"
18 aprile 2018 at 22:48
IN proposito non si può dimenticare quello che sostiene George Orwell ossia che la “guerra è pace”
"Mi piace"Piace a 1 persona