Come era prevedibile lo studio di questi giorni sui flussi elettorali, ha svelato che giovani disagiati, operai, proletari in genere hanno votato Cinque stelle al Sud e Lega al Nord.
Non era difficile capirlo, lo dicevano un po’ tutti.
Il sud, poi, lo scrive benissimo un meridionalista come Roberto Saviano, ha scelto i partiti della rabbia per avere una speranza di sostegno nel presente.
Il 50% della disoccupazione giovanile, se vuole un minimo di futuro, deve emigrare, oppure mettersi in competizione coi disperati che vengono dall’Africa,oppure aspettare qualche concorso pubblico, qualche raccomandazione…Oppure votare di rabbia:come sostengono, giustamente, alcuni giovani che abitano al sud,come si fa a dare il voto a chi fino a ieri ti ha dato del puzzone?
L’effetto immigrati è stato decisivo,in tutta Italia.
Lo ripeto da un anno: comprendere che gli italiani rivendicano per sè un posto di lavoro, la sanità o il consumo pop, prima degli immigrati, è comprensibile, ma la frustrazione non genera nulla di buono.
La chiusura verso gli altri, un atto di cattivismo che ha attirato voti alla Lega,non dà nobili ideali ai giovani.
Si dirà che questi sono discorsi di chi si è salvato dalla crisi.
Dalla crisi si è salvato chi ha potuto conservare un reddito: gli statali e parastatali in tempi di magra si salvano sempre, così pure i pensionati normali.
E quindi gli over possono aiutare figli e nipoti a campare.
Mai , però,mi permetterei di raccomandare di essere cattivi e rancorosi con chi ha meno di me, solo perchè viene da un altro paese e mi può togliere quello che ho.
Credo che il mio ragionamento sia condiviso nella prassi da quelli che leggono gentilmente questo blog . Se no non lo scriverei il blog.
Quando a Macerata,dopo la sparatoria ai migranti per la morte di Pamela, la Lega passa dallo zero – virgola al 21 per cento, significa chiudiamoci in casa, cerchiamo di mangiare pane e telefonini; se no ce li portano via i migranti…
Il fenomeno che vede la soluzione sociale a destra è vecchia: anche vecchi e giovani Komunisti , ben piazzati socialmente, promuovono le idee di Salvini sull’immigrazione, sul lavoro, sulla Legge Fornero.
Con Hitler è andata alla stesso modo, per un posto di lavoro ai tedeschi si sono chiusi gli occhi davanti all’eliminazione fisica degli ebrei, dei democratici, dei comunisti, degli zingari, degli omosessuali.
Se Salvini eliminasse la legge Fornero ( impossibile), una parte di popolo, davanti all’espulsione di 500.000 migranti griderebbe w matteo, w il nazionalsocialismo all’italiana, con la storia non si mangia…
Che gli italiani non trovino lavoro per via dei migranti è una menzogna nazista .
Per i cinque stelle il discorso è diverso. Hanno tentato di tramutare la rabbia in una proposta democratica di neutralità post -ideologica.
Difficile da attuarsi, perchè alle spalle non hanno lotte di massa, mobilitazioni democratiche, ma almeno ci si prova.
Che si alleino o no con il Pd e Leu mi lascia indifferente: Giulio Andreotti amava dire” che è meglio tirare a campare, che tirare le cuoia”
Comunque la vera libertà oggi consiste nel denunciare l’incoerenza altrui, per poter trastullarsi in quella propria.
Certa sinistra in questi anni, bisogna ammetterlo, ne è stata maestra, per questo perde in ogni parte del globo.
Conclusione: chi non lotta non ha diritto di parola, d’accordo.
Più che altro, chi vivrà vedrà.
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