I risultati sono noti, i cinque stelle hanno superato il 30%, La lega arriva quasi al 18%, il PD non raggiunge il 20%, Liberi e Uguali al 3,5%.

Le urne hanno premiato la rabbia contro il sistema, ( visto nella sinistra tutta), contro la Casta, contro  l’Europa delle banche e delle bande.

La  linea contro l’immigrazione ha premiato la Lega.

La richiesta di spesa pubblica per il Sud, con il reddito di cittadinanza contro la povertà,ha premiato i cinque stelle.

Forza italia  e Berlusconi aspettano di vedere quanti seggi avranno, ma è minestra riscaldata, tenuta insieme dal fascismo – light di Gorgia Meloni, l’ex cavaliere ha perso la guida del centrodestra.

Il cosiddetto populismo ha vinto,la socialdemocrazia è franata come in Francia, in Germania in Spagna,in quasi tutta Europa.

Adesso bisognerà vedere come i vincitori tradurranno il consenso in distribuzione di ricchezza e di profitti. E qui la regole dell’economia spaccano gli “ideali” a qualsiasi latitudine.

Solo che alla sinistra del PD, neo centrista liberal – democratico, c’è il deserto. Non c’è Melenchon, non c’è Corby, non c’è Podemos etc.

Leu è andata malissimo. Ha ignorato completamente i privilegi accumulati dalla sinistra e dai vertici sindacati, il suo referente elettorale era ed è un ceto politico tutt’altro che proletario,( Grasso, Boldrini e Bersani raggiungono a stento il 5% nei collegi uninominali),la doppiezza di D’Alema, Togliatti alla orecchiette, è al 3,9,MInniti è terzo nel suo collegio, non verrà eletto.

La sinistra si è sciolta fra astensione, schede nulle, frammentazione eccessiva fra opzioni movimentiste e rivoluzionarie che in parlamento non funzionano mai.( cfr, Democrazia proletaria) e che sono irrilevanti a livello istituzionale.

Ma soprattutto ha pagato un’arroganza una supponenza che non ha capito nulla o quasi dell’Italia di oggi, ( o non ha voluto capire, intrappolata dal cannibalismo della poltroncina).

Se i cinque stelle prendono 11 milioni di voti, vorrà dire qualcosa, oppure sono tutti scemi quelli che non votano a sinistra?

I cinque stelle possono fare una maggioranza con PD e Leu; gli mancano 50 seggi per la maggioranza governativa.

Naturalmente il vento soffia a destra, alla Trump, alla Putin, ma per fortuna non come in Ungheria e paesi dell’est dove forze neo – fasciste raggiungono cifre incredibili.

Invece di piangere sul latte versato, la sinistra TUTTA dovrebbe fare mea culpa  e guardarsi attorno. I Cinque stelle sono, piaccia o non piaccia, l’unico argine contro la democrazia reazionaria del centro destra, molti di sinistra, infatti, sono andati verso Di Maio.

Se regge l’antifascismo regge la democrazia, se no è notte fonda nella storia  di un Italia indecifrabile in  breve tempo. Ma è uno psico – dramma, la commedia è appena iniziata.( continua).