La sparatoria di Macerata contro i migranti di colore da parte di un nazista, è l’epilogo scontato del clima di odio razziale, rancore, frustrazione che agita l’Italia e mezza Europa da almeno un anno.

Salvini, come si sa, è un provocatore nato, lo pensano anche Maroni e Bossi.

Con la faccia del buon padre di famiglia racconta menzogne fasciste sulla questione migranti: a Macerata non c’è un’invasione, le comunità, per lo più africane, cercano integrazione e lavoro.

Berlusconi è un ruffiano reazionario viscerale,  dice che la sinistra non c’è più, e poi , per non perdere voti a favore della Lega, fa il duro sostenendo che bisogna espellere 600 mila clandestini.

Libero, La Verità sono giornali spazzatura, che proteggono i nazifascisti con la scusa dell’immigrazione selvaggia.

In più, I Cinque stelle non hanno mai  parlato  ufficialmente di ritorno del fascismo  nascondendo la testa nella sabbia grigia dell’afascismo.

Si stracciano le vesti per la Boschi, per i giochini del Pd, e poi sull’immigrazione, almeno da parte di Di Maio, sono più a destra di Forza Italia.

Tutti quanti hanno la coscienza sporca: sanno che sulla questione dei migranti si giocano le elezioni e il consenso di “tutto il potere alla plebaglia” di spirito nazional- socialista.

Il quadro generale è così deprimente che si possono fare due cose:

o chiamarsi fuori e fare quelli che, potendo,andrebbero a vivere in un altro paese leggendo libri di storia.

Oppure sporcarsi le mani con la cronaca, organizzando la resistenza in ogni quartiere e in ogni città contro il fascismo.

Lo scrivo non in senso retorico, sia ben chiaro.

Sparare sui neri è cosa da KKK, da nazisti dell’Alabama.

Molti sindaci leghisti ragionano come fossero borgomastri della Germania nazista.

Che l’immigrazione sia fuori controllo è una menzogna.

E’ vero che l’accoglienza è un miscuglio di “italiani brava gente”, arte di arrangiarsi, sfruttamento da parte delle mafie,cooperativismo ” da mondo di mezzo”, delinquenza, prostituzione, traffico d’organi, traffico d’armi.

Come le mafie italiane, nè più nè meno.

Ma i clandestini, molte volte, sono uomini e donne che aspettano un permesso da anni, che vivono ai margini della comunità forzatamente, che non sanno dove andare, se non a delinquere.

Milioni di immigrati ( cinque) sono, invece, in regola, lavorano, pagano le tasse più degli italiani,contribuiscono a pagare le pensioni, aiutano a mantenere il Pil.

Perchè non tentare di integrare anche quelli che, ad oggi, sono fuori da un contesto civile di sopravvivenza?

Quando vado in carcere a insegnare ascolto storie terribili di chi è sbarcato con addosso la puzza di cherosene e di miseria; fanno parte di un mondo di sofferenze che credevi riposto nella memoria della bestialità umana.

Invece di essere orgogliosi di aver salvato centinaia di migliaia di vite umane, in quanto italiani, la Lega e la compagnia di collaborazionisti con il nazionalsocialismo nostrano, si appellano all’italianità per fare del male, per discriminare, per sfruttare.

L’ondata nera, però, ha un preciso scopo politico.

Quello di approfittarsi di una situazione dove la sinistra è allo sbando, per posizionarsi all’interno delle istituzioni, alla luce del sole .

Non basta che una parte delle istituzioni e della pubblica opinione sbandino verso una destra criminale,bisogna che i centri sociali, le sacche di resistenza antifasciste,le comunità culturali democratiche, le ong, e pure il cattolicesimo militante progressista, percepiscano che il vento è cambiato.

Salvini, ministro degli interni, che espelle migliaia di clandestini, che chiude e sgombra i centri sociali, che nega le piazze per manifestazioni democratiche antifasciste, è il sogno di mezza estate di milioni di italiani.

Averne coscienza non è fomentare l’odio, è l’inizio di una nuova fase della lotta per la democrazia.