Tutti ricordano quel bagnino, senz’altro uomo di indubbia moralità e padre di famiglia, che questa estate mise in evidenza che le docce sul suo lido potevano pure essere camere a gas.

La destra,diciamo istituzionale, più il solito Salvini, commentarono che la polemica sollevata contro l’apologia al fascismo del bagnino, era un modo di distrarre l’opinione pubblica dai veri problemi del paese: povertà per gli italiani, invasione degli stranieri,buonismo per le razze non bianche.

Poi ci fu il coraggio dei patrioti  che spaccarono teste agli immigrati, insultarono la Resistenza, ostentarono saluti fascisti, croci celtiche, croci uncinate, derisero Anna Frank, etc.

In quel caso il ricorso alla memoria era molto labile, Casa Pound e Forza nuova, ad esempio, per Grillo alcuni anni fa erano i benvenuti nel magma rivoluzionario anti-sistema.

La nomina di Liliana Segre a senatrice a vita di ieri del presidente della Repubblica Mattarella, ha messo in carne ed ossa la memoria dentro palazzo Madama.

Una memoria terribile per chi continua a dire che il Duce era in fondo un nonno bonario che fece molte cose per l’Italia, comprese le leggi razziali,  che di fatto costrinsero la bambina Liliana alla clandestinità fino alla sua deportazione ad Auschwitz con la famiglia.

In questi giorni ,avvicinandosi la scadenza elettorale, comunque, i tolleranti morali dei gangster fascisti, si tirano un po’ in disparte.

Grillo, ha dichiarato, ad esempio, che casa Pound sono nazisti che non vogliono essere chiamati tali,Berlusconi, come sempre, quando si parla di fascismo, fa finta  che i giudeo comunisti  sterminati a MILIONI siano reliquie del passato e che i fascisti presenti  siano solo populisti.

Le vene della Lega e di una parte della destra italiana sono così anticomuniste da essere incapaci di essere liberali.

Incompatibili con il Senato della Repubblica, nel quale vogliono essere rappresentati.

Le votazioni, per me, dal punto di vista dell’antifascismo, con la presenza eventuale di Casa Pound e Forza Nuova, sono già da annullare.

Liliana Segre, ha tanto lavoro ancora da fare.