La presunzione, porta inevitabilmente a cadere nel buco del cesso dell’ignoranza.
Ci cade spesso Matteo Salvini che vorrebbe fare di mestiere il presidente del Consiglio dell’ottava potenza industriale del mondo, l’Italia.
Oggi in piazza S. Apostoli, durante la manifestazione contro lo ius soli, ha dato i voti ai migranti.
“Intanto gli italiani hanno la pelle bianca”, gli immigrati regolari sono anche loro italiani, se si comportano bene ecc.
Credo che una simile testimonianza di razzismo qualunquismo meriti una pagina speciale.
Dopo aver denunciato il fotomontaggio che lo ritrae con bavaglio alla bocca, con tanto di sfondo del drappo delle Brigate Rosse come fosse un prigioniero del popolo anni settanta, continua a vezzeggiare con il nazi – fascismo.
Non è stata una cosa bella il post, ma come direbbe la Mussolini, è una ragazzata che non fa male a nessuno…
Sul biotestamento,poi, il parlamentare europeo, ha snobato il dolore e la sofferenza, dell’accanimento terapeutico, dicendo che sono problemi dei morti: è una stupidità di rara bellezza.
Anche l’orrido, insegna Kant, ha un certo fascino estetico.
Salvini, un morto che cammina sulla melma dell’insipienza, che frequenta cimiteri dello spirito, è un bravo ragazzo senza speranza.
Noi del blog gli auguriamo tutto il bene possibile, ma fuori dall’Italia, fuori da un contesto di civiltà democratica.
Non si può stare in un paese che è dotato di una Costituzione antifascista con atteggiamenti da bullo di periferia, riguardo i migranti.
Nemmeno si può avere un atteggiamento mafioso omertoso riguardo al nazismo risorgente in tutta Europa e in Italia, che oltre la pizza ha inventato il fascismo.
“Libero,” la “Verità” il “Giornale”, giornali della democrazia reazionaria anticomunista, insistono nel minimizzare: sono solo asini che tirano calci a leoni feriti.
Secondo questi individui i centri sociali sono più pericolosi dei fascisti, ecco che la zona grigia afascista,negazionista, culturame della peggior specie, ha trovato il modo di conquistare la paura di centro.
Il fascista Almirante,perlomeno, veniva da un passato che aveva una grandezza mitologica perversa, era la materializzazione di un male universale, ontologico, ideale, criminale.
Era un gigante politico del nazifascismo, sulle spalle di un nano fascio – qualunquista: il nostro Matteo.
Salvini, con le sue battute sul fascismo e sugli immigrati, denuncia il nulla quotidiano di tempi tristi, all’insegna della cattiveria.
10 dicembre 2017 at 19:03
La pancia degli italiani risponde purtroppo bene a questi richiami
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