L’inchiesta pubblicata dall’Espresso sui finanziamenti che arriverebbero nelle casse di Forza Nuova, Front national, e Casa Pound sono da una parte la conferma che il fascismo è servo del capitalismo per DNA, dall’altra che non si tratta di quattro fascistelli che giocano all’Arancia Meccanica.

Nel servizio si parla di catene di ristoranti, botteghe  compro oro, società finanziarie a Londra, palestre, negozi, librerie, soldi di Putin, catene di esercizi commerciali.

Quella che viene chiamata CASSA POUND ha un servizio di posta e rimesse immigrati che si basa proprio su quelli che  nella quotidianità vengono chiamati ” sporchi negri”:

In effetti la performance di Casa Pound a Ostia, con tanto di commistione manesca con la mafia locale contro i giornalisti, vale il 3,6 per cento sul numero dei votanti, quindi non può far paura, oggi.

Ci fosse la volontà di contrastare il fenomeno da parte di istituzioni e partiti, non saremmo a questo punto.

Ed il punto è che Lega, Fratelli d’Italia, giornali di destra reazionaria, flirtano con Casa Pound.

Il fascistume, portando  il nome di Ezra Pound, grande poeta americano del secolo scorso, fa rabbrividire di gioia in Italia gli umanisti e i lirici dannunziani.

Ma anche Vladimir Putin,  dopo le sanzioni dell’Europa per la Crimea, è noto che favorisca gruppi xenofobi nazionalisti anti liberali, alla faccia della grande guerra patriottica contro i nazifascisti.

E Forza Nuova, soprattutto, sembra che abbia interessi in Crimea dove Fiore, duce del movimento, ha introdotto gruppi di imprenditori italiani nell’affare della guerra Ucraina per la Crimea.

Ho scritto varie volte che il fenomeno, sminuito strumentalmente dalla destra nostrana,non è solo politico,anche se la psico – ideologia in questo caso prevale.

L’intolleranza xenofoba della destra su clandestini, migranti regolari,  “Uomini e donne neri”, omosessuali, ha fatto breccia in una parte della società incivile più disgraziata ( la crisi c’entra, eccome).

In tutta Europa i nazi puntano ad una guerra civile strisciante contro i ” diversi” che ricompatti i colpiti dalla crisi in un’idea di nazione basata sullo ius sanguinis, altro che sullo ius soli.

L’analisi che siccome il rosso   e il nero sono anacronistici, fa il gioco della parte reazionaria, e non conservatrice,  dell’opinione pubblica italiana.

La lezione di Primo Levi, di cui ricorre il 70° dell’uscita del capolavoro mondiale, ” se questo è un uomo”, più che patrimonio della civiltà sta diventando archeologia contemporanea, produzione ebraica di letteratura vittimista sull’Olocausto.

L’antifascismo di maniera, quello che poi non si batte per una società più giusta ed egualitaria, potrebbe anche essere l’ultima vuota iniziativa di una coalizione di sinistra.

Nazi in Europa dell’est, nazi in Francia, Germania, Austria, Grecia etc, tutti a due cifre.

In Italia ancora no, grazie, si dice, ai Cinque Stelle che fanno argine alla rabbia della “GGENTE . ( Funari docet)

E’ solo questione di tempo?.