Mentre scriviamo, ( plurale maiestatis redazionale per le grandi occasioni),lo spoglio dei voti in Sicilia è ancora in corso.

Stando alle proiezioni Musumeci  al 38% dovrebbe diventare Governatore dell’Isola, I Cinque stelle, però con il 28% sono il primo partito, Micari Pd è affondato al 18/20%, Fava è al 6,1/ 7%.

Morale sintetica: la previsione era facile, tutti ci hanno azzeccato.

Persino il Pd che sapeva in partenza di aver perso le elezioni.

Non tanto perchè si è presentato Fava alla sinistra, ma per la sciagurata politica clientelare di Crocetta che ha speso 2 milioni di euro per acquistare matite e biro e ha confermato un esercito di forestali.

Per non dire il resto, cioè nulla di quanto aveva promesso come moralizzatore dell’isola.

Confermando i privilegi della casta con pensioni e stipendi da far invidia a Trump e Putin.

Ora è scontato, guai ai vinti.

Sarà chiesto a Renzi di farsi da parte, Di Maio ha già detto che rinuncerà al dibattito Tv con Renzi perchè il PD è defunto.

Il Pd accusa Grasso di poco coraggio…

Sono tutte sciocchezze, stupidate che non contano nulla.

La sinistra tuta va incontro ad una cocente disfatta elettorale non solo perchè è divisa, ma soprattutto perchè ha mal governato. punto e basta.

Berlusconi in Sicilia ha preso il 17%, una volta con An e PDL prendeva il 60%.

Alfano, se arriva al 5% alzerà la posta per le consultazioni nazionali, il fascista Musumeci ( parola di Cufaro), deve dire grazie anche a Salvini e agli elettori di sinistra che non vanno più a votare.

Il vero problema è che la sinistra tutta non ha più niente da dire: i delusi non vanno a votare, oppure votano i Cinque stelle, gli altri votano a destra.

Anche a Ostia il voto è stato significativo.

Pd sparito, Bersaniani e Mdp inconsistenti, Sinistra radicale pure.

Astensione  al 54%.

Casa Pound,partito che non dovrebbe poter accedere alle elezioni considerato che fa apologia di fascismo, quasi al 10%,  si prepara a sbarcare a Montecitorio a primavera.

La Sicilia è sempre stata del centrodestra d’accordo, ma stando alle votazioni di ieri e alle proiezioni di oggi è facile pronosticare a primavera 2018 per le politiche:

Cinque stelle, primo partito, Centrodestra coalizione vincente, Pd e sinistra altra, perdenti.

Nessun governo possibile.

I partiti non vogliono governare,ma  fare alleanze di comodo che tengano poltrone e voti in banca.

Poi ci penserà Draghi, per non fallire.

In democrazia gli elettori hanno sempre ragione, quindi sono contento di essere comunque dalla parte del torto.