” Non date ciò che è santo ai cani e non gettate le vostre perle ai porci perchè non le calpestino e rivoltandosi vi sbranino ( Vangelo secondo Matteo)
La saggezza infinita del messaggio cristiano, forse, è la migliore risposta che si può dare alla nuova ondata di nazi – fascismo che si sta abbattendo sull’Italia e sull’Europa.
Dopo lo sfregio alla memoria di Anna Frank, dal classico antisemitismo si è passati al classico razzismo.
Due migranti a Roma, sabato, sono stati aggrediti e picchiati da un branco di razzisti e fascisti, tifosi della Roma, al grido di “sporchi negri, tornate al vostro paese”
Tante sono le aggressioni a sfondo razziale, omofobo,e quindi politico, che fra un po’ non faranno più notizia.
Si parla di banalità del male
Non è così.
Umberto Bossi,fondatore della Lega, ha dato del nazionalista fascista a Salvini perchè questi ha tolto la parola “nord” dal nome della Lega.
E’ almeno da un anno che la Lega si è avventurata in acque nazionalsocialiste, altro che fasciste.
Ha dato l’appoggio a tutte le estreme destre xenofobe dell’Europa dell’Est, si indigna quando un migrante di pelle scura compie qualche delitto in casa nostra ( gli italiani sono tutti papabili per il Regno dei cieli).
Bisognerebbe comunque fare un discorso sull’igiene linguistica del rapporto fra fascismo e antifascismo: il fenomeno è non solo culturale, ma anche politico ovvio.
L’Anpi ha manifestato lo scorso sabato a Roma ( doveva esserci la Marcia sulla capitale di Forza Nuova), ricordando a tutti che il fascismo si batte con la scuola, l’educazione, il rispetto della legalità.
Il presidente Smuraglia ha dichiarato la tolleranza zero per tutte le forme di fascismo, come richiede la carta costituzionale.
Sono parole sante, sentite migliaia di volte, che non trovano rispondenza con le varie simpatie verso la destra radicale di una parte della pubblica opinione reazionaria e decisamente anticomunista, che sa benissimo, storicamente, come sono andate le cose.
C’è vergogna e timore nel riconoscere il vecchio e il nuovo fascismo come parte integrante dell’anticomunismo viscerale per cui , a parole, si travestono quasi tutti da antifascisti, dichiarando che il fascismo è questione di una minoranza di esaltati, soprattutto di giovanissimi analfabeti della storia.
C’è sempre, però, un amarcord di ordine, pulizia,corporativismo,razzismo che richiama il Nuovo Ordine degli anni trenta e quaranta del secolo scorso.
Perchè le complicità sulla rinascita del fascismo sono evidenti.
C’è un modo canagliesco, da parte di certa stampa e partiti per evitare di parlare di fascismo , di nazifascismo corrente, di omertà fra le istituzioni nell’intervenire contro manifestazioni contrarie alle leggi vigenti in materia di razzismo.
Per Anna Frank, al di là delle parole mielose, della retorica banale, del ” famo la sceneggiata” alla Lotito, nulla di sostanzioso è stato fatto.
I partiti, tranne quelli di sinistra,( quindi quasi nessuno) fanno a gara nello sminuire il fenomeno.
I Cinque Stelle si possono capire:devono tenersi buoni tutti, (la Democrazia Cristiana in questo modus operandi era molto meglio).
Alcuni lo incoraggiano ( vedi la Lega), altri fanno finta di niente ( Fratelli d’Italia) perchè sono” camerati che sbagliano”, altri come Forza Italia non vedono l’ora di risdoganare l’estremismo nero, che comunque è un serbatoio di voti per il centrodestra.
Davanti a questa situazione lurida, sporca, volgare, non c’è che augurarsi che ci sia una vigorosa risposta antifascista, democratica e costituzionale.
Non ci si può rassegnare alla sozzura: lo stato di diritto faccia il suo dovere.
Ma i maggiordomi del capitalismo, così è sempre stato, hanno tali simpatie fra gli arrabbiati della crisi, e gli arricchiti dalla medesima, che il fenomeno in Italia e in Europa è destinato ad aumentare.
Agli antifascisti il dovere di contrapporsi, senza cadere nella trappola di gettare le perle ai porci.
Che vuol dire beccarsi anni di galera per antifascismo, non per fascismo, come è già accaduto sempre nella nostra storia patria.
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