Le manifestazioni di piazza con i Cinque stelle che gridano al fascismo, con la sinistra sedicente radicale che occupa la piazza del Pantheon, con la Camera che approva la  nuova legge elettorale detta Rosatellum, viene definita a ragione una mediocre pagina di storia repubblicana.

Riti stanchi, parole al vento, insulti gratuiti, giochi del politichese arcinoti hanno partorito una legge “vaccatellum” che, se passa al Senato, darà agli italiani una legge elettorale a sistema misto: un terzo dei parlamentari verrà eletto in collegi uninominali, il resto sarà proporzionale, soglia di sbarramento al 3%.

La nuova maggioranza FI, Lega, Pd così potrà contare sulle coalizioni, il movimento Cinque stelle no

E’ chiaro che senza preferenze le assemblee rappresentative saranno di nominati dalle segreterie dei partiti.

Ma questo darà ai grillini la possibilità di vincere le elezioni, perchè il paese o si rifugia nell’astensione  o se va a votare forse prediligerà la protesta.

Sono discorsi  annosi che stancano, ma solo il sale della rappresentazione della democrazia, vista che la democrazia reale è sprofondata da tempo.

Non solo sommersa dalla corruzione, dal razzismo, dalla diseguaglianza sociale, ma dal depistaggio continuo per non occuparsi delle vere tragedie.

La classe dirigente che fa politica parlamentare continua a declamare che i veri problemi del popolo non sono quelli della legge elettorale, che il popolo ( termine ormai approdato su lidi reazionari), non mangia la legge, ma ha il problema di pagare il mutuo, di trovare un’occupazione, di vivere con 700 euro al mese ecc.

Salvini il ducetto della Padania, di Battista il Guevara di Montecitorio, Berlusconi il Churchill di Arcore, Bersani il Lenin del piacentino e via di seguito tutti  vogliono uno scatto in avanti sulla questione sociale. ( sui diritti civili invece non è mai il momento).

Al dunque poi leggi la lettera che Loris Bertocco ha scritto a “Repubblica”.

Loris, diventato non vedente e paralizzato su una carrozzella, ha scelto la dolce morte svizzera, stanco di vivere in un paese che non si occupa dei quattro milioni di disabili.

Platone scrisse che Socrate pronunciò ” io vado a morire, voi a vivere, solo il dio sa qual è la cosa migliore”, quasi come Loris, un ennesimo esempio di come la costituzione sia fatta a pezzi ogni giorno, ogni minuto, ogni secondo nel paese dei limoni.