L’espressione vox populi vox Dei viene fatta risalire alla Bibbia, anche se il Manzoni l’ha usata nei Promessi Sposi per indicare che tra la voce del popolo e la voce di Dio c’è la Chiesa cattolica, una mediazione istituzionale mondana fra il finito e l’infinito.

Questo forse vuol significare che la voce del popolo non sempre è voce di Dio, perchè non sempre il popolo fa scelte sagge e buone.

Il populismo, credere nella verità del popolo, è pura follia, se poi questa follia si connette con il Web diventa orrore,cattiveria, odio.

“Tutto il potere al popolo” non ha mai significato che il popolo fosse un’indifferenziato di istinti e passioni, ma che fosse espressione di una forza organizzata, cosciente dei propri diritti, ma anche dei propri doveri.

La mediazione parlamentare, vista come elemento che inquina in qualche modo la purezza originaria di una virtù, è tipica di ogni forma stato che media, tramite la legge, la volontà popolare e i suoi rappresentanti.

Ad esempio.Forse i soviet non sono stati visti da milioni di comunisti anche come classe di burocrati, di privilegiati, di  professionisti di false verità, che manipolavano  la voce della verità  popolare?

Piove, governo ladro, è espressione italiana, ma non solo.

Quando la doxa popolare diventa antidemocratica, la pratica di una violenza arbitraria, che nega l’evidenza con la prepotenza della discriminazione, allora anche la voce di popolo ha cessato di essere legittima.

La voce del web, della democrazia on line, anonima,del” così si pensa”, “così si dice”, “così si agisce e si deve agire” è una delle massime espressioni di una nuova dittatura, fatta di superficialità, di generalizzazioni, di meschinità gratuite.

Sarcasmo e non ironia, violenza e non forza, pavidità e non coraggio sono le armi migliori di chi vuole sostituire alla democrazia reale, vera, di una mediazione difficile, ma possibile, l’impossibile verità oltre alla cose e alle cause.

Vivere senza Dio, oggi è grigia normalità, ma credere che la verità venga dalla massa anonima di un web è una delle follie del nostro tempo, dove gli dei sono fuggiti, e di nuovi non vi è traccia.