Quando nel 1948 Palmiro Togliatti, allora Ministro di Grazia e Giustizia del governo De Gasperi, concesse l’amnistia anche per i reati commessi dai fascisti durante  la guerra civile del 1943 – 45, a Cuneo i partigiani e i cittadini proclamarono lo sciopero generale.

Non erano d’accordo nel salvare i fascisti che si erano macchiati di delitti contro i partigiani.

Togliatti, proclamò l’amnistia, senza il consenso della direzione del Pci, perchè era convinto che fosse necessaria una pacificazione nazionale.

Ora, quando ho visto il nostro Ignazio La Russa fare il saluto romano in Parlamento convinto di essere nel suo pieno diritto libertario di professare le proprie idee, ho capito che i vinti sono diventati vincitori e i vincitori sono diventati vinti.

E’ che questa è la storia d’Italia.

Negli anni cinquanta migliaia di lavoratori furono espulsi dalle fabbriche solo perchè comunisti, i fascisti o i padroni che si  erano imboscati  furono ben accolti nei luoghi di lavoro all’insegna dell’anticomunismo.

In Germania, dovrebbe essere noto a tutti, la denazificazione fu lasciata perdere: la guerra fredda esigeva di far barriera contro l’Orso sovietico, in Italia uguale.

Meglio difendere i neri che diventare rossi, almeno per una parte della classe dirigente italiana ( leggi borghesia reazionaria e illiberale che fu anche mandante delle stragi di stato insieme ad apparati dello stato sempre rimasti fedeli al fascismo).

Ora che ” La legge Fiano”, vuole mettere un freno alla festa dei saluti romani, dei fasci littori, delle croci uncinate, perchè offendono la memoria delle vittime di quel tragico periodo, si grida alla legge liberticida.

E’ vittimismo ridicolo.visto che la legge Scelba non viene mai applicata, così come la legge Mancino, e che quindi potrà finire al massimo in un monito morale.

Scherzare sulle camere a gas, sull’Olocausto, su quello che è stato definito il Male assoluto  anche da un erede di Almirante come Gianfranco Fini,non è una cosa giusta, visto che siamo in una repubblica antifascista.

Ma soprattutto i fascisti di oggi, sono molto più beceri di quelli di ieri, perchè sul tema dei migranti hanno sposato le leggi biologico – razziali del nazismo senza se e senza ma.

La nostra guerra civile, che parte dalla Marcia su Roma e arriva al G8 di Genova, non aveva bisogno di un’altra ventata di folclore, che nasconde sempre il” vorrei ma non posso” degli elementi più reazionari.

“MSI fuorilegge a morte la Dc che lo protegge” si gridava negli anni settanta.

Non è il caso di tornare indietro, si è imparato dalla storia che si può essere onesti dalla parte sbagliata e disonesti dalla parte giusta.

Ma il razzismo, l’omofobia, il disprezzo per i “tossici”, per le donne, per la democrazia non possono essere invocati come libertà d’espressione.

E’ che siamo solo all’inizio.

PS.All’Ignazio dovrebbe essere tolto il vitalizio, ma in questo caso fascismo e antifascismo non contano molto.

 

 

 

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