Pure nel caso di Livorno è caccia ai colpevoli del disastro ambientale che ha causato morti e rovine.

Prima che si siano celebrati i funerali delle vittime è già campagna elettorale sulle responsabilità delle istituzioni.

Nogarin, sindaco Cinque Stelle, ha portato in TV la sua giustificazione: l’allarme era solo arancione.

Il governatore della toscana, Rossi, ha ribattuto: non  facciamo polemiche, ma l’allarme arancione era sufficiente all’emergenza.

Intanto a Roma la Raggi, che quando era in comune come consigliera grillina non mancava di buttare su Marino sindaco tutte le colpe del cattivo tempo e degli allagamenti, è stata sommersa da un mare di risate dagli dei del nubifragio: Roma sembrava allegata.

Ormai è una oscenità diffusa trovare a tutti i costi il colpevole del Belpaese che va a pezzi se piove, se brucia, se c’è un terremoto se c’è abusivismo, se c’è delinquenza ecc.

I migranti, è la cosa più semplice, sono colpevoli delle cose più turpi, ma ne abbiamo già parlato.

Se è vero che milioni di italiani abitano su case costruite sul letto di fiumi cementati, in zone a rischio idrogeologico, in un ambiente che non conosce legge dello stato, è anche vero che la cosa si ripete da decenni.

i colpevoli si trovano o non si trovano perchè magari non ce ne sono: la risoluzione è che tutto continua come prima fino ai prossimi morti per calamità naturali.

Ma questo non è il guaio maggiore.

C’è una diffusa frustrazione per quello che eravamo e ora siamo a livello morale e comportamentale, oppure c’è una disillusione generale che nulla cambierà

MAI.

Walter Veltroni ricorda che l’ecologia fa parte del programma della sinistra.

La Sinistra italiana che si chiamava anche ecologica,  ha tolto il nome dal partito,la Tav, era fondamentale per lo sviluppo dell’Europa anche per il partito di Veltroni, i vaccini sono diventati pericolosi da quando sono obbligatori.

I Verdi non esistono, anche se non sono mai stati nulla in Italia.

Piove governo ladro,la corruzione continua imperterrita, mazzette volano da tutte le parti, figuriamoci per il territorio e per la casa.

L’Uragano della meschinità fa sì che,  per bocca di una senatrice Cinquestelle, abbiamo saputo   che l’aumento della ripresa industriale è stata determinata dal caldo e quindi dalla vendita dei condizionatori.

Si può ben capire che le elezioni in Sicilia saranno un test nazionale che mette tutti d’accordo: la mafia non esiste, e se anche esistesse non se ne può parlare.

Non è tutta colpa della politica, nè si può sempre fare il verso a Gino Bartali che ” gli è tutto sbagliato, gli è tutto da rifare”.

L’emergenza continua è un bell’affare, sta sommergendo l’Italia in un mare di schifezza.

Ma la vita continua.

Anche se la lotta per un mondo  meno ricco di mediocrità, sembra una causa persa in partenza.