Non c’è da meravigliarsi se Lega e una parte dei Cinque Stelle si trovino d’accorso su ius soli e migranti e pure sulla difesa  dell’ apologia del fascismo.

Che la Lega abbia sdoganato il nazi – fascismo sostenendo che in fondo è una categoria del passato non è una novità:non ci voleva certo il pagliaccio bagnino di Chioggia, con il suo stabilimento balneare che inneggia al Duce, a ricordarlo.

Oppure che vari sindaci leghisti amino fare comunella con naziskin e destra razzista è ormai prassi quotidiana.

Quello che invece è una novità, per una parte dei Cinque stelle, è la sua evoluzione verso una destra decisamente anticomunista e antidemocratica in senso storico.

E’ facile per i Cinque stelle attaccare la sinistra in ogni occasione, perchè tanto sono tutti d’accordo, compresa la sinistra stessa.

Più difficile mantenere alto il tono dell’anti- sistema quando, in sostanza,non si fa nulla per combattere il ritorno prepotente del fascismo e del nazismo, come atteggiamento culturale, oggi molto di moda nel suo revisionismo.

L’affermare che una legge contro l’apologia del fascismo è liberticida, poi,è un po’ grottesco per chi vuole cambiare in  meglio la società in cui vive.

L’apologia del Duce, della sua demagogia, della sua alleanza con Hitler, era ed è una sub- cultura che va considerata come ” Male Assoluto”, secondo dichiarazione di Gianfranco Fini, secondo manuali usati nelle scuole italiane, secondo la storia della nostra fragile democrazia.

Per cui la strana alleanza fra una parte dei Cinque Stelle ( spero non quella che proviene da sinistra) e la Lega xenofoba è il risultato della sconfitta della sinistra, dei mutati rapporti di forza, della certezza che i comunisti o post non fanno più paura a nessuno.

Fare paura non è bello, intimorire nemmeno, ma solo venti anni fa era impensabile che il fascismo albergasse in questo modo nella società italiana.

In un’intervista il giovane di bella presenza e mediocri speranze Alex Di Battista, pretoriano dei Cinque stelle, è stato chiarissimo nella sua ignoranza storica; tutto è ormai superato nella dialettica fra fascismo e antifascismo, rimane solo il fascismo come libertà d’espressione.

Proteggere questi atteggiamenti è sputare sulle tombe dei partigiani, è offendere i sentimenti e le sensibilità di chi, per più generazioni, ha combattuto contro il Male assoluto

E’ il segno dei tempi?

E’ il segno che si preparano tempi peggiori.