Sono 285.000 gli italiani che nel 2016 sono fuggiti all’estero per cercare un lavoro.

E’ il 50% la quota di italiani che non è andata a votare alle ultime elezioni amministrative.

Sono 7 milioni gli italiani che vivono in povertà assoluta

Sono milioni quelli che fanno volontariato,che accolgono i migranti, che partecipano coscientemente, non tanto alla difesa delle frontiere, quanto ai valori della civiltà.

Il Paese della contraddizione, dell’invenzione del fascismo, del partito comunista più forte dell’Occidente, del boom economico più rilevante del dopoguerra in Europa, ora, a detta di tutti, non solo si è fermato, ma si è pure smarrito

A poco a poco sta perdendo la sua forte identità umanitaria, catto-comunista finchè si vuole, familista quando conviene, ma pur sempre un barlume di speranza di una diversità dall’omologazione Occidentale dell’opulenza fine a se stessa.

Lo smarrimento non è psichico, non è intellettuale,  è patologico nel comune sentire, nella coscienza normale del vivere quotidiano.

Fiducia nelle istituzioni, poca, fiducia nella politica nulla, fiducia nel prossimo alterata in modo brutale dalle ingiustizie di tutti i giorni.

Meno male che c’è papa Francesco.

Eugenio Scalfari ha scritto che un papa così non lo abbiamo mai avuto, che un uomo così umile e così colto, così attento alla sostanza della pastorale, così poco incline alle forme di esteriorismo ecclesiastico non è facile trovarsi.

Durante il G20, inconcludente come sempre, papa Francesco ha ricordato una semplice cosa: che non si devono fare accordi e alleanze contro i migranti e l’Africa, ma “per” i migranti e il continente africano.

E’ un ‘utopia, dice la destra più rozza, che può praticare uno statista che vive nel lusso e nella ricchezza.

Un papa che continuamente richiama ai temi dell’accoglienza, della solidarietà, del lavoro e che denuncia lo sfruttamento capitalistico non può piacere a tutti.

La speranza sta proprio qui, in chi denuncia, per missione e vocazione che lo sfruttamento dell’uomo e le guerre non possono piacere a Dio, ma nemmeno agli uomini di buona volontà.

Meno male che Francesco c’è.