Casa Pound a Milano è entrata in Comune, ha inscenato la gazzarra contro il sindaco Sala, si è scontrata con una pattuglia dei centri sociali che manifestava per i migranti e con le forze dell’ordine.
La notizia non è di quelle che mette paura nel futuro.
Fosse successo quarant’anni fa, uno scontro fra sinistra estrema e neofascisti avrebbe causato morti e feriti.
Questa volta e meno male, tutto si è svolto come in una rissa fra tifoserie.
Anzi certi scontri fuori dagli stadi sono stati e sono molto più cruenti. ( vedi la morte del tifoso napoletano a Roma durante la finale di Coppa Italia, tanto per citarne uno).
Sarebbe quindi una non notizia quella dello show muscolare fascista in Piazza della Scala a Milano, come quella che dopo il gran caldo solitamente abbondano temporali e nubifragi.
Ma Casa Pound, Forza Nuova e tutta la nuova galassia del nazi fascismo ha però protettori nei luoghi giusti.
Non dico finanziatori, oppure apparati dello stato, come negli anni settanta.
Dico la Lega di Salvini che usa i fascisti come servizio d’ordine, che flirta coi fascisti sul problema migranti, che dialoga coi fascisti quando c’è da mettere in discussione il 25 aprile.
La scelta parafascista e naziolista di Salvini è stata sottolineata anche da Umberto Bossi, ogni altro commento è superfluo.
Ma che si tratti di una minoranza di fanatici ne dubito.
Certi atteggiamenti fascisti sono davvero l’iceberg di un mondo sommerso fatto di intolleranze varie alle regole della democrazia, sono mentalità diffusa contro “negri”, “froci”, “comunisti”, tutti da bruciare nelle camere a gas, sono il lascito di chi ama il veleno dei serpenti piuttosto del sapore dell’accoglienza.
Insomma la sinistra deve cambiare, ma i fascisti no.
Un po’ di folclore non guasta: saluti romani, croci celtiche, ritratti di Mussolini e Hitler sono spuntati in piena crisi economica.
I mandanti morali sono una destra reazionaria che in Italia è sempre in prima fila contro chi vuole toccare patrimoni e privilegi:
Perchè questi fascisti di oggi sono come quelli di ieri, fanno i rivoluzionari, ma aspettano che i nuovi padroni gettino qualche osso da spolpare al loro becero e canagliesco finto idealismo.
I servi sono servi, Salvini li usa, i lepenisti li usano, in Ungheria li cullano, Trump li considera un effetto collaterale del ritorno del nazionalismo e dello sciovinismo nonchè del capitalismo.
L’antifascismo non è un piacere, è un dovere morale.
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