Non se ne esce. Gli ultimi dati dell’Ufficio studi della Confindustria confermano che ci sarà un aumento del Pil, ma anche un calo dell’occupazione e dei salari.

Il capitalismo in questo senso ha vinto in tutto il mondo.in Italia trionfa.

Se un lavoratore prolunga la sua giornata di lavoro, incrementa il profitto del capitalista, ma non certo il suo salario reale.

Siamo all’ abc del marxismo, e meno male che si dice che Marx è morto.

Anche il papa, sempre lui, ha dichiarato che far lavorare gli anziani a scapito dei giovani è una follia, si è pure rivolto ai sindacati, che si trovano ad essere intermediari fra miseria e sfruttamento, non fra diritti e doveri dei lavoratori.

Si dice che la sinistra sia in crisi.

Per forza: chi si fida più di gente che vive sulle spalle degli altri facendo finta di volerli rappresentare?

Il problema, da Prodi a Renzi, da D’Alema a Bersani, da Berlusconi a Salvini non è quello che manchino i programmi,i programmi sono sempre quelli.

A questi manca la voglia di cambiare  un senso del mondo che non riconosce che le condizioni di lavoro sono peggiorate perchè manca la lotta di classe del socialismo, manca la fiducia negli  uomini che si erano preposti alla difesa dei più deboli .

Le lacerazioni a sinistra sono stolte, ignobili.

Renzi viene preso come capro espiatorio.

Ne ha combinate di tutti i colori,d’accordo, ma la sinistra sedicente sinistra di arti 1.  non ha fatto altro che rinfacciare  al renzismo  di essere di centro destra, votando abolizione art.18, Jobs act, Legge Fornero, voucher ecc.

Sinistra italiana ha continuato a fare le tavole rotonde per teste quadre.

Lo sconcerto fra migliaia di militanti è palese nelle votazioni.

I cinque stelle, con il reddito di cittadinanza, sono preoccupati che con lo ius soli non ci siano abbastanza quattrini per tutti.

Per questo le classi popolari votano Grillo  e Salvini.

Sai che consolazione, prendere una manciata di quattrini ai danni degli ultimissimi.