Non si tratta nemmeno di ius soli, diritto di appartenenza alla terra in cui nasci.

Non tratta di ius sanguinis, che consente a un bambino nato in Italia da genitori stranieri di diventare italiano.

In Italia, patria del diritto romano è tutto originale.

Per cui al Senato si sta discutendo una legge che consenta a bambini figli di extracomunitari nati in Italia, frequentanti le scuole italiane,che parlano italiano ( molto volte il dialetto bresciano e bergamasco come Balotelli), di essere chiamati italiani a tutti gli effetti con tanto di cittadinanza.

Davanti a questa ovvietà fascisti di casa Pound,e leghisti  hanno inscenato  una    disgustosa manifestazione nel nome del no all’immigrazione selvaggia, con conseguenze di stabilizzazione, della plebaglia nord-africana ed extraeuropea, che vuole stabilirsi in Italia.

E’ una ideologia che ha una sua logica ( pure Hitler era molto logico): si rischia anche da noi la stabilizzazione ghettizzata di migliaia di persone che pretendono i nostri diritti e in più sono potenziali terroristi.

La scemenza è pazzesca. Se uno è nato in Italia, frequenta le scuole, ha un curriculum del tutto simile ad un italiano perchè non lo dovrebbe diventare?

La migrazione non c’entra.

L’Europa deve intervenire e aiutare l’Italia, penisola, a controllare l’emigrazione,come è giusto che sia in tutti i paesi.

Ma la manifestazione repubblichina fascista di forze estremiste recentemente bruciate dal tracollo della Lepen è ottusa in tutti i sensi.

Con la scusa di “prima gli italiani” vuole solo voti per le prossime elezioni facendo appello al pericolo di un’invasione di terroristi, sedimentazione territoriale di figli di terroristi,  e di sciagurati che pisciano nelle fontane artistiche.

A parte che quello di fare il pediluvio nella fontana di Trevi è sport universale, a parte che in Italia un tedesco sorpreso senza patente a Desenzano ha ribadito agli agenti che ” siamo in Italia”, chi ricorda che per la sanatoria delle quote latte la Lega ha fatto una guerra di religione?

Non si tratta di sanare tutto e tutti, non si tratta di far arrivare tutti, si tratta di trovare un equilibrio fra diritti e doveri fra indigeni e migranti che consenta una crescita di entrambi.

Gli uomini non si dividono per il sangue e per la terra, si dividono per gente che rispetta le regole e gente che non rispetta il prossimo.

Se qualche siriano, libico, marocchino, albanese ecc si comporta secondo costituzione repubblicana antifascista, sia il benvenuto nella comunità italiana.

Per chi si traveste da profugo per delinquere, per organizzare mafie, per spacciare, allora sia allontanato con fermezza secondo leggi vigenti.

I cinque stelle nella loro confusione fra destra e sinistra, fra Rousseau e Beppe Grillo sono semplicemente, sull’argomento, patetici.