Dovevo scrivere di Teheran.
Volevo comprendere, con voi, come uno stato canaglia sia nel mirino del Califfato canagliesco dell’Isis, come sia possibile che l’America di Trump combatta a fianco dei curdi nell’attacco a Raqqa capitale del Califfato.
Ammetto la mia impotenza intellettuale nel decifrare gli eventi, d’altronde credo sia un po’ quella di tutti.
Dove, invece, non c’è nessun dubbio cartesiano è nell’affondamento della legge elettorale da parte di franchi tiratori,oggi alla Camera, su un emendamento di Forza Italia.
E’ bastato niente per far saltare le larghe intese sul proporzionale fra PD, Cinque stelle Forza Italia e Lega che si rimpallano le responsabilità in una bolgia che sia chiama democrazia, ma in realtà è una lite da consiglio di amministrazione per dividersi le poltrone.
L’affermazione può essere considerata qualunquista, e sarebbe bene per tutti che lo fosse.
Ma non è così.
Quello che succede in Parlamento è frutto di un fallimento clamoroso di tutti i partiti, compreso quello dell’antipolitica, i Cinque stelle.
Il ritorno al proporzionale alla ” tedesca” non è un ritorno alla sacralità della prima repubblica.
E’un pasticcio perchè nessuno vuole prendersi responsabilità di governo seriamente, quindi meglio il caos dandosele,a parole, di santa ragione e sperare in un’opposizione che porti voti.
Oppure in alleanze ( PD – Forza Italia) già andate in crisi sulla riforma costituzionale.
Ius soli? può aspettare.
Fine vitae, che gliene frega.
Lavoro? Alla prossima.
I terroristi sguaiati sono i nemici della vera democrazia.
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