Domani si vota  in 1.009 comuni su 7.978 comuni italiani, di cui 160 con più di 15.000 abitanti.

Sono interessati capoluoghi di provincia come Genova, La Spezia, l’Aquila, Catanzaro, Palermo.

Praticamente nel disinteresse generale, visto che l’attenzione maggiore dell’opinione pubblica si concentra sul pasticcio della legge elettorale e sullo scontro fra PD e cinque stelle.

Quello che invece avevo sottolineato è la vittoria di Corbin nel Regno unito, socialista di sinistra, che ricorda il vinile degli anni settanta, la lotta dei minatori contro la Thatcher,e la classe operaia e proletaria del secolo scorso.

In italia non solo non c’è un Corbyn, ma Corbin passerebbe come un populista, demagogo, utopista da pub perchè ha nel programma la ridistribuzione della ricchezza attraverso una tassazione che colpisca la rendita e i grandi patrimoni.

In italia  dicono sia poco praticabile sia per l’alta evasione fiscale di massa ( molte volte pura sopravvivenza), sia per la corruzione evasiva dell’erario di una borghesia che fa piangere, soprattutto partendo dalla presunzione della casta.

Quindi a pagare sono sempre gli ultimi, gli onesti e chi rispetta davvero la costituzione antifascista dei nostri padri.

Corbyn non è Lenin, nè Marx, ma almeno con umiltà ha ricominciato a far politica dai quartieri proletari, là dove la sinistra deve stare.

L’alta affluenza alle urne, il fatto che i  giovani abbiano votato Labour, i tre milioni di voti in più al partito del lavoro, la dicono tutta sul fatto che senza bisogno dell’antipolitica, senza la necessità di intese fra i vari padrini della sinistra ( Bersani, D’Alema, Renzi,Vendola, Pisapia ecc), è possibile parlare ai giovani di democrazia, progresso, socialismo, rispetto della legalità.

Il disinteresse e la lontananza degli italiani verso il ceto politico lo vedremo dalla affluenza alle urne di domani.

Ma, scusate, chi ci crede ancora, dopo il balletto sulla legge elettorale, dopo le riforme mai fatte sul lavoro, dopo la corruzione in ogni ente pubblico, dopo il delirio confusionario di Grillo, alla capacità di rappresentanza della classe dirigente.?

In Francia si vedrà se la Lepen si ripiglia dalla precedente botta, ma si vedrà soprattutto se anche un altro vecchio socialista come Melenchon riuscirà a rilanciare l’idea pulita, ingenua, ma sana di socialismo democratico.