L’Italia è un paese tutt’altro che povero.
Ha un Pil pro capite di 36.000 dollari all’anno, fra 194 paesi è al 23° posto.
Mica poco.
La ricchezza quindi c’è, ma non è distribuita o è mal distribuita come capita da sempre.
La ridistribuzione, quando è avvenuta, non è stata determinata dalla virtù della classe dirigente, ma sotto la spinta di potenti rivendicazioni sociali che hanno portato a riforme sul piano civile ed economico,( la paura del comunismo ha generato il riformismo…)
La restaurazione dei privilegi è stata pilotata dalla miopia delle varie consorterie politiche, vere e proprie agenzie corporative al servizio della borghesia, anche malavitosa e antistatuale.
Pataccara, straccione, volgare.
Non è solo colpa della globalizzazione la crisi italiana, è anche colpa di chi ha guidato l’Italia.
Venti anni di Berlusconismo, di consociativismo con le cosiddette forze democratiche da parte della destra, non solo hanno peggiorato il livello dei conti, ma hanno creato sacche di disoccupazione, sottoccupazione, precarietà, schiavismo che non erano pensabili quando i partiti della classe operaia erano orgogliosi di celebrare il primo maggio.
Queste cose potrebbero essere pubblicate in un manuale di storia per le scuole medie, tanto sono ovvie.
Eppure qualcuno si ostina a parlare di paese democratico, struttura portante dell’unione europea.
I record negativi del vivere italiano sono miseramente elencati ogni sera dai vari TG, Più o meno sono quasi 10 anni che si sentono le stesse cose: e tutti a domandarci ” quando qualcosa cambierà”?
Centrodestra, centrosinistra non sembrano avere più idee da spendere, i Cinque Stelle fanno i maestrini perchè fuori dal governo, la Lega aspira al sovranismo della legittima difesa armata, dall’autarchia fascista, dei dazi doganali , del razzismo da curva.
Alla sinistra della sinistra non c’è quasi più niente.
( i secessionisti si sono accorti che il Pd si è spostato verso il centro solo ora, che credibilità hanno?)
Se si scrivono sempre le stesse cose è perchè si manifestano sempre le stesse cose.
La vera crisi è questa: una palude, un tunnel senza via d’uscita,un rancore che attraversa tutti gli strati sociali.
Non tutto funziona male in Italia, però.
Il sistema sanitario universale è uno dei migliori al mondo, il made in Italy anche, la qualità del cibo pure: ma il senso di fallimento del Belpaese non è mai stato così alto.
E gli schiavi che scendono dalle barche e vanno a lavorare al nero per 2 euro l’ora, dimostrano che la sinistra in genere non conta una mazza, la destra radicale annovera fra le sue fila gente da Mafia Capitale, nel mondo di mezzo si sintetizzano i monopoli del malaffare.
La rassegnazione diffusa è ben vista da una classe dirigente che non ha nessun interesse a cambiare di una virgola lo stato delle cose.
Prima o poi lor signori andranno in pensione, ben retribuiti.
Chi è fuori dai giochi la pensione non la prenderà mai.
BUON PRIMO MAGGIO di lotta e di governo
E Buon maggio, mese delle rose, della Madonna, della mamma, degli asini….
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