Le torture di Bolzaneto durante il G8 di Genova sono entrate ormai nella storia reazionaria para fascista delle forze dell’ordine.
Non bisogna generalizzare,ovvio.
Ma l’ omicidio di Stefano Cucchi, ammazzato di botte nelle stanze delle istituzioni da sicari dell’illegalità,con corollario di depistaggi e menzogne, non è una testimonianza di democrazia.
Per quel caso si mobilitò la canea fascista alla Giovanardi,che disse che insomma Stefano era un ” drogato” che aveva dato in escandescenze: la sentenza dei giudici ha confermato le condanne degli aguzzini denunciate dalla sorella di Stefano,Ilaria Cucchi.
Poi vi sono stati pestaggi in carcere a S.Maria Capo a Vetere nonché altre decine di episodi con le forze dell’ordine dalla mano pesante.
Ma questo non è certo una novità.
( Gli stessi vertici di polizia e carabinieri dichiararono che il comportamento dei funzionari disonorava il buon nome dell’Arma)
Salvini e il governo Meloni spingono per abolire il reato di tortura introdotto nel 2017 perché secondo loro la polizia non può lavorare nella repressione: ha le mani legate dietro la schiena dalle leggi della civiltà dello stato di diritto.
Se qualcuno avesse ancora dei dubbi sull’aspetto identitario del governo deve fare i conti con i teppisti di stato che pullulano nelle istituzioni.
Non lo scrivo io,lo ripetono proprio Ilaria Cucchi,Luigi Manconi,giuristi .magistrati etc attenti ai diritti dei messi al bando.
Ma i repressori reazionari non sentono ragioni,fascisti sono e fascisti saranno.

Rispondi