Emendamenti a iosa per la legge di Bilancio da parte di PD,M5s,Azione,si voterà la fiducia,poi dopo Natale l’Ok definitivo: nulla di spaventoso.
Quello che sta succedendo in Parlamento sull’invio di armi a Kiev,sulla chiusura della manovra e Pnrr, però, vede trionfare l’opposizione dei 5 stelle, che hanno trovato lavoro proficuo per i prossimi cinque anni.
I 5 stelle di Conte, l’unica formazione che è passata dal centro destra del Conte 1 alla sinistra d’ opposizione, ha ben capito come si sta al mondo con la disinvoltura di una battuta per la platea elettorale.
Come cantava il favoloso Tony Hadley degli Spandau, è attraverso le barricate che “mio padre mi ha insegnato la vita”.
L’ avvocato del popolo,comunque, attraverso le barricate metaforiche e non violente dell’infinita kerelle parlamentare, ha superato il moribondo, inconcludente, triste PD nei sondaggi.
Insomma,ha perorato la causa vs i taxi del mare, e poi ha gridato al genocidio sulla vicenda delle Ong di Catania verso la Francia.
Ha voluto il dimezzamento dei parlamentari,per poi votare,con tutti gli altri sia detto,lo stanziamento di più fondi per i parlamentari dimezzati.
È contro la guerra,ma quando era al governo ha dovuto dire cinque volte sì al sostegno di Kiev.
Era per l’ecologia sistematica della transizione ecologica e poi ha inserito il condono per Ischia.
Tutto si fa per stare a galla,diamine,non è la prima volta che cambiare idea non vuol dire cambiare qualcosa
E poi a confronto della Panzeri division e compagni, i 5 Stelle sono a questo punto uno specchio di virtù.
Conte aspira a unire liberali della destra storica alla Travaglio,progressisti generici,populisti,post comunisti,cani sciolti senza nome: getta al vento la coerenza per battersi contro le elites?
La storia di Conte non è una storia di sinistra, né istituzionale, né movimentista.
Dopo la scissione Di Maio,la defezione di Dibba, l’uscita dei repubblicani da terzo mandato,ora il M5S ha una strada segnata: populismo di sinistra finché si resista.
Questo non significa che i 5 stelle,siano tossici per la sinistra. ( Ma quale?)
Se un liberale va contro la sua destra non è da mettere al bando per una sinistra quasi assente.
Ma le contraddizioni palesi di Conte alla fine si identificano come ricorrente trasformismo alla ricerca di visibilità elettorale.
Sul Rdc niente da dire,il Piave mormorò e meno male che l’Avvocato c’è,se poi il reddito è riformabile deve essere meglio per chi è in difficoltà,non per la Meloni.
Che venga poi additato come un cattivo maestro, perché invoca la piazza, la dice lunga sullo status del Belpaese con il governo di destra.
NB poi ora che correrà con il PD per le regionali in Lombardia, l’ultima spiaggia è pronta.
Per il PD.

Rispondi