Poche parole sul brindisi di Rizzo e nazicomunisti rossobruni per la morte di un gigante della storia del movimento operaio quale Gorbaciov.

Che venga considerato un traditore dalla nostalgia stalinista del PCUS e’ un conto.

Che solo il 15 per cento dei russi lo rimpianga è un altro fatto.

Che venga visto come un indegno becchino dell’Urss a servizio degli Usa, dalla comoda posizione di ciarlatani in cerca di visibilità,dice invece tutto il fallimento del tardo stalinismo dei rossobruni alla Rizzo.

Che però,pur insignificanti,vengono continuamente citati da Libero e da numerosi network di destra estrema.

Portano confusione,disinformazione,complottismo ovunque,con il preciso intento di destabilizzare la democrazia almeno via social.

Liquidare Gorbaciov e o suoi errori con un brindisi di gioia per la sua morte fa dell’iconografia comunista un imbecillita’ assoluta.

Nessuna polemica politica può infangare il rispetto per un marxista ( così si definiva Gorbaciov),che ha tentato di coniugare la vera utopia: libertà e socialismo.

Perché,per la storia, fu Eltsin a liquidare l’Urss con il sodalizio dell’internazionale anticomunista.

Gorby disse a Shevarnadze:” non si può vivere così,bisogna avere coraggio e affrontare il futuro.”

Intendeva,in sintesi,che si dovevano toccare i privilegi dei militari,del Kgb,dei grandi apparati dello stato già corrotti da anni di stagnazione Brezneviana.

E che sfruttavano la forza lavoro del proletariato sovietico per mantenere il loro apparato repressivo e poliziesco.

Nemo profheta in Patria si addice a Gorbaciov,che nel tentativo di riformare un comunismo allo sbando, liquidò l’esperienza della Repubblica dei soviet.

Stupì il mondo perché non usò la forza per mantenere il Muro,milioni di persone lo accolsero come liberatore in mezzo alle macerie del socialismo reale.

La schifezza ideologica che determina l’antigorbaciovismo odierno, dunque, sta nel non rispetto per la vita di un militante comunista che è stato un dirigente dell’Unione Sovietica,storicamente la patria dei lavoratori,ora nelle mani di oligarchi sanguinari e mafiosi e dittatori miliardari.

. L’accusa di tradimento a Gorby produce tristezza,rassegnazione sulla disumanità di chi si nutre di sangue e disgrazie altrui per riaffermare le proprie convinzioni al fine di interessi da parrocchietta di un comunismo vomitevole per ignoranza e grettezza umana.

E poi chi può giudicare Gorbaciov,in nome di quale socialismo si applicano abiure ?

Ciao Gorby,ultima tragica illusione di un socialismo del cuore, della ragione e soprattutto della pace.

Ciaooooooo