Buon Ferragosto all’Italia di chi si batte per i diritti civili
Soprattutto per chi è detenuto nelle patrie galere dove i diritti umani sono schiantati.
Suicidi che si consumano in carceri sovraffollate,dove dimorano quelli a cui il Santo padre fa la lavanda dei piedi.
I pensieri particolari sulle spiagge affollate e nei luoghi di vacanza raramente riguardano la salute di carcerati e carcerieri, che il garante dei detenuti ha denunciato vivere in un inferno sulla terra.
I benpensanti riflettono sul fatto che non è problema prioritario,forse perché il problema principale è la loro omertà verso l ‘incivilta di certe situazioni dell’universo concentrazionario.
Il suicidio in carcere di Donatella in settimana, ha persino costretto il giudice di sorveglianza a chiedere perdono alla famiglia e ad ammettere il suo errore per non aver capito il male profondo che affliggeva la detenuta.
E il male profondo nelle carceri sanno tutti di cosa si tratta: essere trattati come animali da mandare al macello, per essere adottati dalla democrazia imperfetta dell’inciviltà.
Un saluto a chi soffre in silenzio nelle carceri della repressione della dignità.

Non c’è pace,senza giustizia
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