Il nostro emerito Prof. Galli della Loggia, autentico liberale da prima repubblica, sul Corriere della sera di domenica 26 ha scritto una cosa semplicissima.
Una volta accertate le responsabilità della Russia di Putin sulla conduzione della guerra in Ucraina mirante a distruggere un popolo, la sua cultura,deportando i suoi abitanti,i suoi bambini,sparando su civili inermi,allora Norimberga e il suo processo tornano attuali.
Il professore,premette che non c’è dubbio sulle fonti internazionalii che accertano tali massacri.
E si domanda il perché l’Italia, così solerte a celebrare le giornate della memoria e del ricordo,contro lo stragismo dei totalitarismi,abbia così pudore nel chiamare la guerra di Putin per quello che è: un genocidio da Polonia 1939.
Ora domandate al professore dove era quando gli americani massacravano i vietnamiti,i francesi gli algerini, gli israeliani i palestinesi….
E poi c’è Pol Pot,i massacri giapponesi a Nanchino… fino ad andare alla guerra dei 30 anni fra cattolici e protestanti.
Come dimenticare poi i milioni di morti per colonizzazioni e progresso: tutto giusto.
Le guerre sono tutte sporche,anche quelle civili,non ci sono buoni e cattivi,ma gli ucraini perché non dovrebbero difendere la loro terra e la loro etnia?
(Per attualizzare il capo d’accusa,proprio l’ altro ieri i missili russi sul centro commerciale,pardon sulla fabbrica di munizioni viciniora, dovrebbero convincere i garantisti che Norimberga non è solo una suggestione).
Però è anche vero che se la storia dei massacri sui civili appartiene alla peculiarità dell’essere gli uomini i più criminali degli esseri viventi,non è che quello che succede in Ucraina sia stragismo di serie B, da derubricare con sufficienza.
Il processo di Norimberga ai gerarchi nazisti voluto da inglesi,americani e sovietici salvò simbolicamente il genere umano dalla vergogna di essere stato voluto da un dio capriccioso sulla faccia della terra.
La denazificazione e la defascistizzazione, poi, furono pensionate da amnistie che salvarono centinaia di migliaia di criminali di guerra che in Germania ovest,ad esempio,diventarono dirigenti e uomini di rispetto nella Repubblica federale di Adenauer.
Si fa presto a dimenticare Putin e i suoi massacri,la vita continua..
Continuare a polemizzare in modo fazioso sulla consistenza storica della politica da genocidio di Putin non è rispettoso delle vittime.
In più quelli che sostengono che i russi hanno accumulato un’abitudine al dolore data la loro storia di sofferenza inaudita durante la seconda guerra mondiale, ( e quindi lo zar è invincibile) scordano che in Ucraina vi furono nelle stesso periodo 8 milioni di morti.
I nazisti ridussero Kiev e Kherson città senza vita.
Ma Norimberga due non va bene.
10,100,1000 Norimberga , è da atlantisti.
Basta e avanza Mariupol uno.
O la Corte dell’Aia…
Ma voi dove sarete?

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