Letta,segretario PD, rivendica che al primo turno delle comunali il suo partito con il 17 per cento è primo in Italia. ( L’astensione è ancora meglio..)

Dall’altra parte la Meloni,visto il crollo della Lega, viaggia con il vento in poppa a guidare il centrodestra alle politiche del 2023.

Se si voterà con l’attuale legge elettorale gli accorpamenti sono obbligatori: quindi,matita in mano, vincerà il centrodestra unito.

A meno che,come vuole il PD,si torni al proporzionale.

Con chi si alleerà il PD per contrastare il solito trio Lescano mister B,Meloni, Salvini?

Il Bersani pensiero a proposito sembrava perfetto: un patto elettorale nel campo progressista fra PD,art.Uno,Leu,Cinque stelle per andare oltre il trenta per cento e passa.

Ma il movimento 5 stelle sta scemando in tutta Italia perché paga l’ondivaga corsa fra destra e sinistra,fra taxi del mare e reddito di cittadinanza,fra Toninelli e Di Battista,Conte,Di Maio…

Conte e guerra c’entrano poco,la diaspora nasce da lontano.

Quando vedi che il radicale Melenchon alle legislative in Francia ieri è diventato il primo partito di opposizione ti rendi conto che in Italia la sinistra e’ allo sbando

In Italia a sinistra del PD,ormai considerata forza moderata liberal democratica,si agitano da tempo parecchie scuole di pensiero.

Ma Articolo uno,sinistra italiana,  Leu, Rifondazione comunista, Potere al popolo ..Verdi difficilmente diventeranno un forza elettorale capace di diventare primo partito di una sinistra sinistra.

Al massimo faranno da stampella al PD.

Se Bersani, Fratoianni e altri troveranno un accordo di massima, ideale,ma anche concreto, sulla ridistribuzione dei seggi,entreranno in Parlamento.

La frantumazione a sinistra è colossale.

La guerra ha disvelato differenze profonde fra antiche tribù staliniste, troztchiste,movimentiste,da seconda,terza,quarta internazionale: surreale,ma vero.

Per cui un campo allargato a sinistra del Pd che vada da sinistra italiana a Potere al popolo, schieramento preferito da Melenchon,sarebbe auspicabile per chi vuole cercare di costruire un alternativa di sinistra.

Ma,detto in termini di materialità grezza, vi sono pochi posti nel nuovo Parlamento,poche certezze di entrarci,molto settarismo mortificante ogni dibattito.

Questo discorso sarebbe normale amministrazione del fallimento planetario di una sinistra antagonista, se in Francia Melenchon non avesse sfondato, se Podemos in Spagna non fosse al governo come la sinistra in Portogallo,se in Cile e Columbia non avesse vinto la sinistra unita.

Come mai in Italia sia scomparsa una sinistra alla sinistra del moderatismo liberaldemocratico,non è un mistero.

Insomma perché un campo progressista e’ quasi inesistente?

Non è solo perché da Rifondazione comunista sono nati PdCI,Partito comunista di Rizzo,Pcl di Ferrando,Potere al popolo etc.:insomma non è stato smontato un giocattolo a tavolino.

Non è il caso qui di analizzare le cause di una crisi della sinistra determinata dal mutamento dei rapporti di produzione,lo si dice da se anni.

Se tutti concorrono perché fanno quelli che una minoranza possa diventare maggioranza come si trattasse di bolscevichi nel 1917, passando da Fb e vari social,siamo al delirio.

Siamo ai piccoli Lenin,agli Stalin in maschera,alla rivoluzione permanente.?

Ogni tentativo di dare rappresentanza al nuovo e vecchio proletariato è comunque degna di attenzione.

Tanto alla fine sarà come sempre: o voti il meno peggio,o ti astieni

L’importante è resistere e desistere.

Facciamo un referendum?