Non è cinismo il voltafaccia di Salvini e Meloni sui progughi ucraini.
A parte il fatto che l’altro ieri 90 migranti sono morti nel Canale di Sicilia e che il 12 marzo un barcone rovesciatosi nel Mediterraneo ha causato 70 vittime, a parte che l’Europa che piange sui bambini di Kiev se ne frega delle torture in Libia da sempre, oggi gli amici di Putin sovranisti e nazionalisti, nonchè fascisti endogeni fanno parte ormai del partito “aiutiamoli a casa nostra”.
Perché comunque gli ucraini non sono neri o musulmani.
Il voltafaccia di chi sosteneva che i migranti africani ci avrebbero invaso a milioni, che la nostra cultura fondata sulla civiltà cristiana ( Santanchè),sarebbe stata sottomessa all’Islam fondamentalista, la dice lunga sulla consistenza dell’apparato ideologico della destra italiana.
Salvini, che prega con il rosario in mano per l’Ucraina, è lo stesso che nei tribunali italiani ha rivendicato che la sua missione era quella di salvare i confini italiani da centinaia di donne e bambini africani, che sulle navi stavano aspettando dal capitano del Papeete un gesto di pietà per sbarcare in Europa.
L’Africa per gran parte del mondo, non solo Occidentale, è una cloaca dove scaricare il tutto.
Crisi alimentari,climatiche,saccheggio di materie prime,paradiso delle lobby delle armi:dall’Africa non si fugge per turismo.
Lì,secondo i maestri di pensiero fascisti e putiniani – rossobruni, che strizzano l’occhio allo zar non ci sono proletari: solo morti di fame, straccioni ,opportunisti che vengono a togliere il pane ai poveri italiani.
L’autarchia proletaria ha visto in questi anni anche vari partitini vetero-comunisti sposare la linea leghista del prima gli italiani
Sono irrilevanti dal punto di vista elettorale e si notano perchè non partecipano alle manifestazioni pro Ucraina: sono per il coreano Kim,forse per Lukachenko, sono relitti alla deriva del buon senso comune, non certo comunista.
Ma tanta gente, milioni, che ha sempre ballato sul nazionalismo reazionario del “siamo italiani coi nostri valori”,ora che la nazionale di Mancini è out dai Mondiali, sono rimasti orfani di quel “Dio patria e lavoro”fatto proprio dalla reazione stracciarola di casa nostra.
Giorgina Meloni,quale guida del Partito dei conservatori e riformatori europei, ancora una volta ha brillato per astuzia politica, sottolineando che i profughi veri sono quelli ucraini.
Il fronte interno comunque regge, Meloni è prima nei sondaggi, i prezzi salgono,ma c’è la guerra: quelli che fanno finta di stare in un paese in guerra con l’elmetto sulla testa sono pronti alle vacanze pasquali.
Salvini che continua a perdere terreno e che in Polonia è stato cacciato da un sindaco di destra per il suo appoggio a Putin aveva il 34 per cento dei voti,oggi ne ha la metà..
Quando in Italia bussavano quelli che vengono dalla guerre in Medio Oriente il bugiardo fascio leghista amico di Putin parlava di respingimenti, aveva deciso che lì la guerra non c’era….
Quando lo sceriffo di Voghera uccise a sangue freddo un migrante esaltò l’uso delle armi,oggi è un pentito….opportunista e di facciata innominabile
In compenso mister B si è defilato da Putin,senza mai nominarlo:la faccia tosta non invecchia.
Basta questo e avanza per capire che con Putin,Salvini, Trump,Le Pen, Orban,Erdogan, Nato o non Nato,etc,la reazione è una vera internazionale nera.
Razzista e antidemocratica.

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