Se in Francia vi fosse il green pass per chi lavora in fabbrica e il divieto di manifestazioni antigovernative senza vincoli, saremmo qui a parlare di vigili del fuoco che arrivano all’Eliseo.
In Italia da sabato la norma sui cortei blindati,invece,tutto sommato ha funzionato,fra mille recriminazioni e show spettacolari.
Come quello tenutosi all’Arco della Pace di Milano dove Robert Kennedy junior,nipote di Bob Kennedy,fratello di JFK,ha tenuto un comizio antivax radicale,fra un pizzico di complottismo Qanon e le considerazioni di un mite Freccero,fra atlantismo e Mission Impossible.
Un flop,visto che era stato annunciato come evento di fama internazionale.
L’allarmismo di media e social per l’ordine pubblico dei giorni precedenti di media è apparso esagerato.
Comunque la si pensi,da noi molotov e lacrimogeni in mesi di manifestazioni di piazza si sono visti poche volte:gli scontri davanti agli stadi in questi anni sono stati,al confronto,vere insurrezioni.
No green pass,no party:il divieto di manifestare nei centri storici era nell’aria,inutile nasconderlo.
Avvicinandosi il Natale è normale che l’imprenditoria del commercio e dei servizi voglia riprendersi finalmente il mercato al minuto, dopo due anni di pandemia.
( con salari da fame come da ISTAT?)
Così se invadi il centro,fai percorsi non pienamente concordati, insorge quella che più che una maggioranza silenziosa è una maggioranza che vuole vendere,fare il proprio lavoro per chi può acquistare.
Pecunia non solo non olet;in questo caso il senso comune prevale in modo irresistibile su ogni altra considerazione di diritto.
Vuoi che commercianti e catene multinazionali e sovranazionali non licenzino e assumano almeno per il periodo delle feste ?
Vuoi rovinare lo shopping internazionale nel quadrilatero della moda di Milano?
Allora devi fare il compromesso che affonda la protesta, devi manifestare secondo il diritto dei rapporti di forza che in questo caso prevede presidi senza cortei nei centri storici.
E i rapporti di forza sono tutti contro quelli che,dicono,mettono a rischio la salute altrui marciando senza mascherine fra strade affollate di cittadini consumatori.( gli stadi al 75 per cento non contano?)
Questa,però, non è un una tragedia per nessuno.
La vera tragedia si svolge nel Mediterraneo,oppure ai confini fra Polonia e Bielorussia, oppure nelle situazioni di miseria,conflitto,guerra: non certo nei centri storici delle splendide città italiane.
Spiegato così diventa una semplice constatazione:l’alibi della pandemia può diventare davvero strumento di controllo del conflitto sociale oltre i pre -requisiti conosciuti e un gioco delle parti annoso senza soluzione.
Il divieto di manifestare come ennesima fenomenogia degli opposti estremismi è quindi una colossale bufala.
In gioco,secondo la vulgata, c’è la tenuta dell’ordine pubblico che in mesi di manifestazioni non è stato mai messo in discussione,se non a Roma con l’assalto guidato alla Cgil da parte di Forza Nuova.
E proprio Forza Nuova e i nazifascisti in generale sembrano avere,secondo varie inchieste delle procure,obiettivi strategici per sovvertire l’ordine repubblicano democratico.
Quello che in tanti non capiamo è il perché determinazione,giusta rabbia,antagonismo sociale,devono trovare il fiume carsico del movimentismo nella gazzarra dannunziana…e fiumana per dirla alla Scurati.
Ha ragione anche Cacciari:lo stato di emergenza non può diventare la normativa di conflitti sociali,di classe,di opinione.
Controlli da drone in attesa di missili da sfruttamento globale,aggiungo.
Anch se in autunno i contagi aumentano…

Rispondi