C’è voluta un ‘intervista di Bruno Vespa a Giancarlo Giorgetti,ministro leghista dello Sviluppo economico,per decretare quello che andiamo dicendo da anni in migliaia.

Matteo Salvini sarà un campione d’incasso di voti, come lo era Bud Spencer di incassi per film,ma è un europeista” incompiuto “dixit Gianca.

Uno che marcia nel torbido del trumpismo, di Bolsonaro, di Orban, di Marine Le Pen,di Afd: il meglio dell’internazionale nazifascista, con il quale si presta a fondare anche un nuovo gruppo europeo sovranista,esplicitiamo noi.

Secondo Giorgetti la Lega così non funziona, rischia di arroccarsi all’estrema destra e di perdere le elezioni ( non si capisce perché non se ne fosse accorto prima).

Quando a Pistoia si sono incontrati Matteo e Jair,il nostro fascio leghista ha ringraziato il presidente brasiliano per averci consegnato Cesare Battisti.

Singolare, se si pensa che il duo di estrema destra parafascista stava commemorando i soldati brasiliani morti nella campagna degli alleati contro i nazisti,durante la seconda guerra mondiale.

Tutti conoscono Jair Bolsonaro, contestato pure a Padova per la cittadinanza onoraria offertagli da un paesino veneto dove erano nati i suoi trisavoli.

Un fascio nazista rinomato per la sua omofobia,per il suo disprezzo degli indigeni dell’Amazzonia,per le sue simpatie con il golpismo anticomunista brasiliano,per il suo no vaxismo crudele verso i poveri che non si possono curare ( 600.000 morti): un impresentabile anche per i cittadini brasiliani democratici.

Sarà appunto accusato presso il tribunale dell’Aia di genocidio degli indigeni e crimini contro l’umanità per non aver fatto nulla durante la pandemia,(manco le mascherine).

Ebbene Salvini è stato l’unico parlamentare ad accoglierlo, l’unico a non prendere le distanze da un capo di stato che è un misto di Mussolini,Hitler,Trump.

Così anche Giancarlo Giorgetti,che ha la fiducia di Draghi e che rispetto a Salvini e’ un uomo politico di destra moderna e non un post repubblichino,ha dovuto prendere atto che Salvini non solo è una tigre di carta,ma può diventare incompatibile, non tanto con la nostra democrazia,quanto con posti nel prossimo parlamento.

Centri sociali,zecche comuniste e tutti gli antifascisti, che ritengono a ragione che Salvini sia solo un povero fascio – leghista,non hanno dubbi: il Cdx si presenterà unito.