Zone rosse per te…hanno tenuto fino a sera..
Tutto ok,grazie a Dio,nel G 20 di Roma con Draghi acclamato padrone di casa.
La manifestazione principale “contro”, con cinquemila partecipanti indetta da Cobas,studenti,centri sociali, operai delle aziende in crisi,è stata pacifica, compatta,certamente precisa nelle rivendicazioni,compresa quella dei Climate Camp.
Su tutte:abbattimento dei brevetti dei vaccini in favore dei paesi poveri,lotta contro la devastazione climatica e naturale,no green pass.
Promesse tante dai potentati della terra, con una dichiarazione finale che cerca di salvare almeno la retorica peculiare a questi incontri.
Vaccinazioni per il pianeta terra al 70 % nel 2022,global minimum tax per le multinazionali e i giganti del web,aiuti al terzo e quarto mondo, dopo aver saccheggiato le risorse di quei paesi,perche’ il fenomeno migratorio si attenui.
Transizione ecologica a strappi con blandi impegni: in pratica Greta Thunberg in sala d’attesa ad aspettare il contenimento dei gas serra a metà secolo,ma l’accordo firmato da India,Cina e Russia sembra già essere un risultato positivo.
Il G20 si è occupato di tutto lo scibile umano in modo generico:Covid,clima,Afghanistan, nucleare iraniano,Mediterraneo,Libia,licenze,
Si sono chiusi i battenti con tante speranze,sincere o di facciata si vedrà,ma per i milioni o miliardi di Miserables un altro mondo è impossibile.
Finora ad ogni G 20 è seguito un G8, con risultati ininfluenti sulla vita delle persone.
Sulla questione dei migranti, tutto come prima, cioè nulla.
Sul fatto che milioni di persone fuggano dalle terre dei cataclismi naturali,della mancanza d’acqua,oltre che dalle guerre, silenzio quasi assordante se non nella dichiarazione finale di rito.
Il nuovo modello di sviluppo dell’intero mondo che si occupa di forza lavoro, chiamandola capitale umano,evita di sporcarsi le mani con i dannati della terra.
Ha pienamente ragione Carlo Verdelli sul Corriere della sera: l’Unione europea è spaventata dall’invasione di 87.000 migranti di metà ottobre, in un continente di 500 milioni di persone.
Muri,fili spinato,cani poliziotto,manganelli: tutto l’apparato è sempre pronto per respingere il proletariato indigente.
Gli appelli democratici di accoglienza sono vessati da nazionalisti e sovranisti da soap opera,amici e camerati dei reazionari italioti che tutti conosciamo.
Mentre gli afghani stanno aspettando i corridoi umanitari promessi dagli States, in Africa la morte per Covid è considerata un dettaglio, perche lì si muore sempre anche per un raffreddore.
Fino a quando chi fugge dal dolore e dall’abbandono sarà considerato un nemico,il mondo sarà sempre il regno dell’idiozia,del tornaconto nazionalista,della malvagità connessa all’ignoranza.
Mentre alcuni filosofi e politici italiani ,sedicenti marxisti, parlano il linguaggio della Lega.
Continuano a blaterare di deportazione di massa dei migranti, che secondo loro dovrebbero essere seppelliti in carceri libiche, invece di mettersi in concorrenza con la manodopera italiana.
Ho esagerato ovvio.
Ma l’iperbole non è vana, se si pensa che il partito nazionalsocialista nasce per proteggere i lavoratori tedeschi dai migranti boemi..
Più che senza idealismo queste posizioni sono da individui senza idee.
Draghi ,il padrone di casa, ha sollecitato la solidarietà europea nell’accoglienza.
Ha fatto bene a ricordarlo ai governi di paesi che pensano a salvare solo se stessi combattendo contro solidarietà e umanità,considerate utopie fa benestanti.
Ma dovrebbe ricordarlo anche quando la guardia costiera libica tratta i sub sahariani come animali, fra il fastidio degli opulenti occidentali.
Il proletariato non ha nazione…

Rispondi