Non è il caso di sfogliare la critica della Ragion pratica di Kant per comprendere le ragioni per cui negli sport i giocatori neri si inginocchiano con il pugno chiuso.

Dopo la morte violenta di George Floyd, soffocato dalla polizia in modo crudele, nel basket,nel football americano,nel calcio di tutto il mondo la testimonianza degli atleti neri,ma anche di quelli bianchi, prevede un gesto di cordoglio e di protesta nel pugno chiuso,in ginocchio.

Ma la nazionale di calcio italiana, durante questi europei, ha trovato nella esultanza del “porca puttena”di Lino Banfi- Oronzo Cana’,il suo tratto distintivo.

Solo 5 giocatori azzurri, infatti, contro il Galles,( tutti in ginocchio), hanno ricordato la piaga del razzismo con il rituale saluto.

Il calcio espresso dai manciniani ha fatto il giro del mondo per la sua bellezza, così come per la pochezza culturale dell’ambiente populista nazionalista che circonda la squadra.

Gravina, federazione calcio, ha dichiarato riguardo il flop etico contro il Galles,che non si possono imporre scelte politiche.

E i tifosi e giocatori della Germania con i colori arcobaleno contro Orban?

Gravina e maestri di pedata confondendo la difesa universale dei diritti con il politichese alla Salvini,che ovviamente preferisce le battute contro i migranti alle prese di posizione contro il razzismo,si dimostrano dei Ponzio Pilato sportivi.

Il conformismo stupido, di circostanza, del circo mediatico che appoggia l’avventura della nazionale di Mancini, e’ comunque patetico.

Gli azzurri sono tutti eroi,tutti pronti a partire per il fronte, perché l’Italia chiamo’: esultanza affettata ,allegria esagerata ,lo hanno notato in tanti.

Il gol su deviazione di Pessina contro il Galles,ad esempio, è stato osannato dai telecronisti nostrani come un Eurogol.

Si salva con grande classe Caudio Marchisio, ex giocatore Juve e opinionista primo canale Rai.

Dichiarando che se pur non vi era nessun obbligo di inginocchiarsi, era meglio lo avessero fatto
tutti, è uscito dalla palude del provincialismo del “porca puttena”.

Domani a Wembley si potrebbe rimediare,sfidando l’Austria e la variante Delta.

Cercando di stare con le ali zavorrate di piombo.


E in ginocchio,se è il caso,non davanti all’Austria,ma davanti alla dignità di stare al mondo.