“Il sapiente sa quello che dice, lo stupido dice quello che sa”
Il motto della tradizione rabbinica citato dal teologo Gianfranco Ravasi nell’intervista di Walter Veltroni sul Corriere della Sera ha il sapore dell’attualità: era Croce che diceva che la filosofia è attualità..
La stupidità, nel senso della lentezza del comprendere, è quella che avvolge ancora chi rifiuta la mascherina, chi ha guardato e guarda il colore delle Regioni in tempo di pandemia per schierarsi a destra o a sinistra.
E la stupidità non arriva solo dalla plebe delusa e disillusa :Zuccatelli, uomo di sinistra, nuovo commissario della Calabria, ad esempio, non può essere difeso dal ministro Speranza dopo quello che ha dichiarato sull’uso della mascherina e del distanziamento.
Così come Briatore, Zangrillo, Sgarbi e altri personaggi pubblici sopra le righe dovevano perlomeno rispettare morti e malati della prima ondata ( scriverlo non stanca mai).
580 morti ieri, ospedali al collasso in tutta Italia, crisi delle terapie intensive, indisponibilità di posti letto non solo per il Covid, ma anche per tutte le patologie che hanno bisogno di interventi urgenti.
Bene, su questa tragedia, di questo si tratta, il maestro del pensiero filosofico padano Matteo Salvini, in questi giorni ha avuto la spudorata idea di ventilare che la Lombardia e la Calabria sono in zona rossa perchè regioni del centrodestra: mentre la Campania dello sceriffo De Luca ( incredibile nella sua sicumera) sarebbe stata in zona gialla dove il governatore è della parrocchia concorrente.
Oppure che le Regioni, ( 15 di centrodestra) a cui compete la Sanità, sono in crisi per la mancanza di risorse per colpa del governo centrale rosso giallo quando, è dimostrato, che molte regioni hanno soldi in cassa che non hanno speso ( 700 milioni la Calabria).
Senza contare che le regioni possono cambiare la bandiera dei tre colori ( rosso, arancione, giallo) a secondo dei 21 parametri del comitato scientifico sanitario… ( 5 passano da gialle ad arancione oggi…)
Insomma :tutti hanno fortemente sbagliato in questa seconda fase a prescindere dal colore politico, nessuno, come sempre, è del tutto immune.
Anche se, oggettivamente, la destra estrema ha fatto di tutto per negare l’evidenza del ritorno del virus, spinti dal partito delle discoteche di Briatore, e dai soliti padroni del vapore di turno.
Ora si tratta di salvare vite umane, non di andare a votare, si tratta di non mandare un paese in miseria ( per questo il governo sta facendo di tutto per non legiferare un altro lockdown), non di mettersi a fare i governatori americani nati in Italy.
Lo sbraitare nei talk show delle inique disposizioni politiche della scienza ha fatto saltare i nervi pure al bravo vice ministro della Salute Pierpaolo Sileri, tutto fuorchè un virologo super – star presuntuoso, che da Giletti ha mandato a quel paese tutti quelli che non comprendono ( gli stupidi ) che siamo di fronte al più grande dramma della seconda guerra mondiale.
Storia vecchia, ma adesso che tutto è stato detto, scritto, visto sulla pandemia, la storia sta portando gli italiani allo sfinimento.
Ora et labora, prega e lavora…oppure lavora e taci.
In attesa del vaccino ci si vaccini contro la stupidità, nel senso della tradizione rabbinica.

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