Sono 36 miliardi i fondi del Mes ( Meccanismo europeo salva stati) messi a disposizione dell’Italia da Bruxelles, con il consenso di Angela Merkel.
Servono per investimenti nella sanità dopo il coronavirus, non sono bruscolini e in attesa del Recovery Found, difficile da attuare a breve perchè implica l’accordo dei 27 paesi dell’Ue, il Fondo salva stati potrebbe risultare un aiuto notevole per l’Italia, paese alle prese con un debito pubblico stratosferico e con una situazione sociale drammatica.
L’opposizione della Lega e Fratelli d’Italia al Mes è normale aministrazione.
Diffidenza verso l’Europa, paura che la troika poi venga a commissariare i conti tentando di mettere l’Italia al palo in favore di Germania, Francia e paesi del Nord europa.
La destra nazionalista ed estrema non vuole vincolare il proprio futuro ad una istituzione che pretende riforme liberali, meglio convivere con un debito sovranista, emettere buoni del Tesoro italiani e…tirare alla spallata di settembre con le elezioni regionali.
In tutto questo i cinque stelle sono d’accordo con il leghismo, mantenimento dei decreti sicurezza,poi autarchia nella spesa pubblica, così, dicono, si hanno più soldi per gli italiani.
L’incertezza sul Mes però, non si ferma all’opposizione.
Conte, non vuol essere il primo dei presidenti del consiglio europei a dire sì al prestito,Speranza, ministro Salute di Leu lo prenderebbe al volo, il resto della sinistra a sinistra del Pd non ne è pienamente convinta.
Berlusconi, invece, dice sì al Mes per sottolineare il suo ruolo europeo: non gli costa nulla, è fuori dai giochi da tempo.
Il dubbio amletico” Mes o non Mes” non dovrebbe trarre in inganno:più che contrapposizione ideologica fra europeisti ed euroscettici, si tratta di trovare da parte dell’opposizione, più Cinque stelle anti Grillo pro Crimi, il modo per mantenere il governo Conte sotto ricatto.
Presentarsi all’Europa con un voto sul Mes risicato e tirato per i capelli non sarebbe per “Giuseppi” un biglietto da visita autorevole per trattare tutta la questione della rinascita economica italiana.
Per quello che l’Italia si trova nella palude, dopo il colpo di reni in positivo nell’affrontare la pandemia.
Solo che l’Italia è paese fondatore dell’Ue,non conviene a nessuno affondarla.
Sono i partiti tutti che vogliono riposizionarsi nella gestione del denaro che verrà , forse convinti che, rimandare il disastro all’indefinito, sia la soluzione migliore all’insegna del tiriamo a campare in stile andreottiano.

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