Oggi si apre ufficialmente la fase due, sperando di non tonare alla fase uno, la pandemia non ha nazione….

La tensione fra Stato e Regioni sulle responsabilità civili e penali della riapertura hanno celato la vera tensione sociale, pronta ad esplodere, soprattutto se presto non arriveranno soldi cash a lavoratori, piccole, imprese,esercizi di tutte le categorie, sommersi di tutte le latitudini.

Bisogna quindi riaprire in sicurezza, tentando di recuperare la sopravvivenza economica di milioni di italiani, certi che tutto è quasi come prima dal punto di vista strutturale,( non ci voleva molto a capirlo).

Quelli che cominciano a dire che le mancate riforme di sistema alla fine porteranno l’Italia al sottosviluppo hanno ragione: ma, a forza di auspicare il Paradiso, bisogna adesso evitare l’Inferno dei salari da fame e del privilegio dei potentati di fare quello che vogliono sulle spalle di poveri e diseredati.

Facile dirlo?

No, minima moralia della compatibilità fra welfare e democrazia.

Continuare a ricordare che se non si sostengono Conte e il governo giallorosso la sorte ci riserverà il ritorno di un estrema destra reazionaria, coadiuvata dai pentastellati riottosi verso i migranti e dal berlusconismo finto liberale, lascia il tempo che trova.

Il governo del Conte due è nato sul presupposto dell’anti salvinismo perchè Salvini ha sbragato al Papeete: sbandierarlo all’infinito non muove nulla.

L’associazionismo diffuso sui territori, ad esempio, che si pone realmente in antagonismo al pensiero dominante e che manco viene considerato, funziona già da welfare italiano.

Se oltre questo governo c’è il baratro, lo vedremo: l’eterna campagna elettorale vada a farsi friggere.

Il recente appello sul Manifesto di eminenti intellettuali che in pratica diffida l’opposizione di destra a non strumentalizzare la crisi con trabocchetti parlamentari sta in piedi fino ad un certo punto:sembra un appello a non disturbare il manovratore, anche se le intenzioni del grido di dolore sono di buon senso.

Certo, contro l’anarchismo feudale, quello dei mille campanili, quello delle corporazioni più bieche ( Confindustria in primis), del Regionalismo dove c’è la gara dei governatori a dichiarare ” siamo l’unica regione che…” si avrebbe bisogno di un dispotismo illuminato.

Ma il nostro dispotismo illuminato noi lo abbiamo: è la Costituzione antifascista,il senso di uno stato democratico che garantisca il pieno rispetto dell’articolo 1 della Costituzione e dell’articolo 3: quello che l’ Italia fondata sul lavoro non prevede nessuna discriminazione per sesso, razza, religione..

Applicare la costituzione sarebbe già rivoluzionario, visto che la crisi economica in Italia è tra le peggiori in Europa: una guerra civile fra povera gente sarebbe il trionfo del fascismo 2.0

E soprattutto ci vogliono salari minimi degni di un Occidente che ha ricchezze per capricci e privilegi anche in Italia.

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