Il ministro del Sud e delle politiche territoriali Giuseppe Provenzano, quando ha ricordato che il cibo che mangiamo sulle nostre tavole deriva dal lavoro nei campi di chi non ha diritti, cioè in massima parte immigrati irregolari e italiani proletari a 3 euro all’ora, ha riconosciuto una verità di fatto.

Così la proposta dell’onorevole Teresa Bellanova, ministro per le politiche agricole e forestali del Conte due, per smuovere la questione del lavoro nero e del caporalato in agricoltura regolarizzando i sans papier ha trovato l’appoggio di Pd, Leu e + Europa della Bonino.

Dovrebbe essere tutto normale nel paese dove il diritto al lavoro pulito è il primo articolo della Costituzione,

Non è così.

L’opposizione della destra cinque stelle che forse ha nostalgia del governo – gialloverde in fatto di emigrazione sta bloccando tutto: Crimi, Di Maio dicono no, Fico e “sinistra” sì, nel segno del nulla sarà come prima…..

Chi storce il naso perchè la ministra è passata da Di Vittorio a Renzi dovrebbe guardarsi allo specchio e fare un’esame di coscienza; i sans papier è da anni che meriterebbero di essere riconosciute come persone e non trattate da animali.

La dichiarazione del grillino Sibilia, che ha riesumato lo slogan del Conte 1 “non è priorità del governo”, dopo quello che è accaduto in questi mesi, è comica e grottesca

Il solito Salvini che ha già dichiarato che” dopo i boss liberi, la sanatoria dei clandestini va fermata”, ( ennesimo tentativo dell”ex Duce del Papeete di rilanciarsi a vantaggio di Zaia), spera di ricompattare il malsenso comune con la sloganistica nazionalista e razzista.

La regolarizzazione, che prevede una quota di 600.000 immigrati comprese golf e badanti al nero che non beccheranno un euro di aiuto, ha avuto però anche il benestare della ministra degli interni Lamorgese, anche se il Viminale parla di 250.000 beneficiari.

La battaglia sui 55 miliardi di risorse messe in campo dal governo per aiuti ad un’economia al collasso è appena incominciata, dovrebbe vedere l’unità poltica e istituzionale visto che a parole tutti vogliono combattere mafia e sodali politici criminali,

Togliere alla mafia il reclutamento di un proletariato schiavizzato e ricattato sarebbe un passo fondamentale per la democrazia.

E non solo questo.

Cominciare una battaglia di civiltà dalla lotta alle disuguaglianze economiche e sociali degli ultimi potrebbe essere un cambiamento radicale nelle politiche della sinistra istituzionale.

La destra agita la solita auspicata guerra fra poveri, delizia del capitalismo straccione italico, più irregolari ci sono, più il sistema funziona.

Anche se gli italiani al 50% sono su posizioni di indifferenza o ostilità davanti al problema dell’immigrazione ( pure a sinistra), Salvini sembra essere in difficoltà.

Solo perchè il Covid circola ancora…

Ma è proprio da queste battaglie che la sinistra deve fare la sinistra, se si vuole dare ancora un senso alla sinistra.

Vedremo. Siamo solo agli inizi della battaglia di sopravvivenza della fase due.

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