Il tribunale dei ministri di Catania ha trasmesso ieri alla giunta per le immunità del Senato di processare Matteo Salvini, detto il Felpa, per sequestro di persona e abuso d’ufficio nel caso della nave Gregoretti: l’ex Duce del Papeete rischia 15 anni.
La motovedetta italiana in questione prese a bordo 131 immigrati su richiesta del governo di Malta il 25 luglio 2019.
La nave fu fatta approdare solo il 31 luglio, dopo che 5 paesi europei e la Cei diedero la disponibilità ad accogliere i migranti.
Questi i fatti nudi e crudi.
Il caso Diciotti, la nave sequestrata nell’agosto del 2018, che portò il governo giallo – verde ad assumersi la responsabilità del sequestro e a votare per salvare il Salvini, che non rinunciò all’immunità, è di un’altra era geologica.
Nell’agosto del 2018 il fascio – leghismo contro i migranti, intriso di razzismo e fascismo era in piena evoluzione.
Il Felpa, nuovo uomo della provvidenza dettava legge.
Giggino Di Maio e i suoi coprivano l’azione strumentale della Lega, che voleva fomentare paura contro il migrante come punto fermo del proprio successo elettorale:” i taxi del mare “del Giggino andavano alla grande nell’immaginario collettivo italiota.
Questo era il Paese ( o è) che si divertiva sulla pelle dei disperati, dicendo di difendere i sacri confini nazionali dalle invasioni barbariche.
Il caso Gregoretti invece mette il Felpa con le spalle al muto.
(Intanto Sea Watch, la nave della “zecca comunista” Carola Rackete ha vinto l’appello al tribunale civile di Palermo contro il sequestro e potrà tornare in mare…)
Il Felpa, poi,non sarà difeso in giunta dai cinque stelle: i tre renziani sono l’ago della bilancia, dovrebbe finire 13 a 11 per il governo.
Il voto è previsto per il 20 gennaio.
Chi aveva sempre scritto che il caso Diciotti fu una furbata del governo Conte – Di Maio Salvini ora è in attesa di vedere come finirà l’equilibrismo dei Cinque stelle.
Se il Felpa dovesse essere mandato a difendersi in tribunale giocherebbe gli ultimi sei giorni di campagna elettorale di gennaio per le regionali in Emilia – Romagna e Calabria contro i traditori pentastellati, contro i giudici comunisti, contro le sardine che non lo fanno insultare in pace nelle piazze italiane.
Il Felpa, che ha abbassato i toni e fa il Cicciobello padano pronto al dialogo, da un parte ha una fifa matta di perdere potere e portafoglio, dall’altra confida nella” voce di popolo voce di Dio” dei sondaggi che lo danno ancora vincente.
Insomma quella che era una posizione estremista, ( fuori i razzisti dal Parlamento) è diventata un posizione condivisa anche dalla Magistratura.
Ora il decreto sicurezza uno e due, fatti apposta per incrementare la clandestinità, dovrebbero essere cancellati.
Pace e bene.
Buone feste.
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