Silvio Berlusconi, chiamato a testimoniare per la presunta trattativa Stato – Mafia davanti ai giudici di Palermo, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Il suo amico dell’Ultri, che il 3 dicembre sarà un uomo libero, dopo essere stato condannato a 7 anni come referente di Cosa Nostra, dicono ci sia rimasto parecchio male.

Perchè ora Marcello, condannato in primo grado a 12 anni per la ” Trattativa del 1993, ha chiamato come testimone a suo favore Mister B nel processo di Appello.

Costui, consigliato dai suoi avvocati, ha mantenuto un rigoroso silenzio appellandosi alla normativa vigente.

Mister B, infatti, ha sempre dichiarato che il bel Marcello era una vittima, un eroe nazionale che aveva salvato l’Italia da Cosa Nostra e dai comunisti, ora invece lo scarica dopo 46 anni di onorato servizio, senza pronunciare una parola in suo favore.

Cosa ci sia dietro il processo è cosa da brividi: Dell’Utri, secondo la Magistratura, non solo aveva proposto al Silvio di assumere il mafioso Mangano come guardiano di cavalli ad Arcore fin dal 1973, ma sarebbe stato sempre al corrente di tutte le segrete trattative con Cosa nostra, fino ad arrivare agli anni delle bombe di Firenze e Milano.

Un pasticcio degno della strategia della tensione, degno delle peggiori infiltrazioni mafiose nelle istituzioni, sempre secondo i  capi d’accusa.

Ora che l’ex cavaliere nero politicamente conta il 5%, ora che sta dietro a Salvini con la speranza di salvarsi dal furore anti berlusconiano dei cinque stelle, per lui non c’è che un patetico tramonto politico anche se dicesse tutta la verità degli uomini.

Ma Berlusconi, che è stato uomo della provvidenza per milioni di italiani ,come lo fu il Duce e come adesso è Salvini, è stato più volte presidente del Consiglio della Repubblica, non solo acclamato presidente del Milan.

Il problema è questo, quando c’è di mezzo la mafia in Italia tutto viene rimandato ai mafiosi come se questi fossero i cattivi che non hanno nulla a che fare con la politica.

Invece i mafiosi sono ragazzi che controllano intere regioni, che hanno il monopolio dello spaccio di cocaina ed eroina negli stadi, che convivono tranquillamente con i fascisti, quelli che ammazzano e coi politici che li proteggono con la  rituale omertà.

Ora come si dice tutto è affidato alla magistratura, che è  indipendente di diritto, ma non  sempre di fatto. ( vedi recente libro di Deaglio su Piazza Fontana).

Anche per questo in Italia la vera democrazia è un sogno.

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